Turismo in Lombardia, Varese sul podio dopo Milano e Brescia
Il settore cresce di anno in anno, la nostra provincia al terzo posto, davanti a Como, per il numero di arrivi e in ottima posizione a livello nazionale. L'analisi di alcuni dei fattori di questo successo
Una linea diretta verso l’alto che segna una crescita costante e importante. È l’immagine che racconta, nel modo più efficace, l’andamento del turismo nella nostra provincia da oltre dieci anni a questa parte.
Dal 2005 ad oggi “arrivi” e “presenze”, i due indicatori che per convenzione sono il termometro del settore, per quanto riguarda il Varesotto sono più che raddoppiati (dati elaborati da OsserVa).
In un’approfondita indagine elaborata dalla Camera di Commercio di Verona su dati Istat, tarata sul territorio veneto ma con indicatori e classifiche anche a livello nazionale, la nostra provincia si piazza tra le prime cinquanta italiane in termini di presenze, ossia di numero di giornate trascorse da un visitatore sul territorio. Varese, per la precisione è 43esima – con 1.432.502 arrivi al dicembre del 2017 e 2.384.706 turisti stranieri: 872.504; 1.406.268 e italiani: 559.998; 978.438) – e si posiziona davanti ad altre province (Sondrio, Bergamo, Catania, Parma, Modena, solo per citarne alcune) che nell’immaginario sono caratterizzati da una vocazione turistica ben radicata.
Sul Varesotto sono puntati da tempo anche i riflettori regionali. Per almeno due ragioni, la prima riguarda proprio i numeri: Varese è infatti la terza provincia lombarda, alle spalle di Milano e Brescia e davanti a Como, in termini di arrivi ed è tra l’altro una delle province che cresce maggiormente. La seconda riguarda invece il lavoro di promozione territoriale. Non è un caso che gli assessori regionali competenti, soltanto poche settimane fa, abbiano affermato di essere al lavoro per replicare un modello che ha dimostrato di funzionare, quello della Varese Sport Commission, realtà creata nel 2016 dalla Camera di commercio varesina per promuovere il segmento turistico legato allo sport in tutte le sue declinazioni, compreso il tema dell’accessibilità.
A dieci anni dai Mondiali di ciclismo del 2008 che rappresentarono una prima vetrina internazionale legata a un grande evento sportivo e un’occasione per ragionare sul rapporto tra il mondo del viaggio e quello dello sport, le esperienze che si sono susseguite hanno confermato il valore di quella intuizione.
«Per il nostro territorio il turismo è sempre di più un fattore chiave di sviluppo economico e sociale – commenta oggi il presidente della Camera di Commercio varesina, Fabio Lunghi –. I numeri ce lo confermano: se nel 2005 gli arrivi erano 565mila, alla fine dello scorso anno siamo arrivati a 1 milione e 420mila. Un incremento tanto più significativo perché, anche dopo il grande evento di Expo2015, abbiamo registrato aumenti percentuali importanti».
Cercare il segreto di un’ottima ricetta non è mai facile anche quando si pensa di conoscerne gli ingredienti e per quella della Varese turistica ci sono aspetti tutt’altro che secondari da sottolineare. Il più evidente è la presenza di una delle porte di accesso principali del Nord Italia, Malpensa. È odierna un’indagine su dati Eurostat che mostra come in un solo anno, dal 2016 al 2017, i passeggeri transitati dallo scalo milanese siano aumentati del 14 per cento, una crescita più significativa è registrata soltanto da Varsavia Chopin (+23%), Lisbona e Praga Ruzyne (entrambi al 19%).
Un altro fattore da tener in considerazione è infine legato al contesto e a un trend generale che vede numeri a segno più, sia a livello nazionale (dove il settore incide per oltre il 10 per cento del Pil) che regionale. Secondo una recentissima indagine condotta dalla Liuc anche dopo la spinta di Expo, la Lombardia, oggi alle spalle del Veneto per attrattività, potrebbe diventare, nel giro di pochi anni la prima regione turistica d’Italia.
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I miei complimenti per l’articolo, ben scritto e ben fatto, con dati e numeri
e’ inconfutabile che il trend PROVINCIALE e REGIONALE e in costante aumento: i motivi del successo mi permetto di segnalare 2 persone ed il loro staff. FABIO LUNGHI E TEMPERELLI ovvero la macchina da guerra di camera di commercio di VARESE la loro e’ stata una vera iniezione di fiducia
ad un comparto per troppo tempo tenuto ai margini e in 2 anni raddoppiare le presenze surclassando citta’ come CATANIA per esempio la dice lunga possiamo veramente competere con chiunque. grazie