Al CES per trovare i futuri preferiti

Al via la #techmission2019 di Confindustria Lombardia dove sono presenti tante realtà varesine. Prime iniziative e primo incontro che ha aperto la gigantesca fiera dell'elettronica

Il teatro dell’MGM park è stracolmo e tante persone non sono riuscite ad entrare. È un classico al keynote di apertura del CES, la più importante fiera dell’elettronica al mondo che si tiene a Las Vegas in questi giorni.

Le code lunghissime iniziavano oltre un’ora prima dell’evento che quest’anno è stato affidato al presidente di LG I.P. Park. La lunga attesa è stata spezzata solo all’ultimo dal video emozionale che lanciava il tema centrale per questa edizione 2019: l’intelligenza artificiale.

La scelta di un partner tecnologico così potente e importante non si è rivelata vincente sul piano della comunicazione e nemmeno del pathos. Uno speech a più voci con partner e collaboratori di LG, ma che non ha aggiunto nulla a quello che già conosciamo su un argomento così complesso e delicato, oltre che appassionante e denso di fascino.

Park aveva iniziato bene scherzando con il fatto che avessero titolato il teatro a lui, vista la ricorrenza della parola Park. Ha tentato di ingaggiare un dialogo con il piccolo robot dalle sembianze simpatiche e umanizzato. Non è andato oltre, però, perché non basta esser veloci o utilizzare video perfetti, se non trovi un’anima a ciò che provi a immaginare per il futuro, quel futuro resta piatto e fatto di cose che andiamo ripetendo da tempo.

La domanda iniziale sul come la tecnologia possa cambiare in meglio le nostre vite ha trovato risposte solo nelle cose fatte in passato quando gli elettrodomestici sono entrati nelle case tagliando il 75% del tempo dei lavori necessari. L’esempio per il futuro non può essere efficientare la lavatrice perché l’incremento della qualità della nostra vita sarebbe davvero poca cosa.

Non è facile e si capisce che si è di fronte ad uno snodo centrale per lo sviluppo delle tecnologie future. Il cuore resta il tentativo di rendere le macchine sempre più connesse e intelligenti e in questo l’auto e la mobilità la fanno troppo da padrone.

Ora sarà da vedere cosa offrirà di nuovo il CES a un pubblico che se ha già iniziato a masticare questa materia diventerà sempre più esigente.

A Las Vegas in questi giorni, in collaborazione con il Consolato degli Stati Uniti di Milano, è presente una bella delegazione varesina all’interno della tech mission di Confindustria Lombardia.

Al mattino, prima del keynote di apertura, si era tenuto un incontro per analizzare contenuti e opportunità. Marco Astuti, da anni impegnato nell’organizzare spedizioni negli Stati Uniti, ha raccontato come nacque il CES e quali siano le caratteristiche principali.

Tre grandi aree espositive con oltre 4500 stand e un pubblico previsto che sfiorerà le 200mila unità. «Al CES – ha raccontato Alberto Mattiello – non vieni per scovare la tecnologia o la start up per primi ma per trovare i propri futuri preferiti. Qui troverete tonnellate di innovazione, quello che dovrete fare è capire che tipo di impatto avranno quando entreranno nel proprio mercato».

A Las Vegas tentano la propria fortuna anche le start up che hanno un padiglione dedicato, Eureka. L’Italia sarà presente con alcune decine di esperienze coordinate da Michele Balbi che ha spiegato l’importanza dell’esser presenti. “Nella scorsa edizione due delle nostre aziende hanno trovato i contatti giusti per accedere a finanziamenti significativi e ora sviluppano il loro prodotto”.

La tech mission ripartirà giovedì da Las Vegas in direzione San Diego dove ci sarà l’occasione per conoscere diverse aziende.

 

Marco Giovannelli
marco@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Gennaio 2019
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