Gli alunni mandano il cancro “dietro la lavagna”
I ragazzi della scuola “Manzoni” di Morosolo e della scuola “Pedotti” di Luvinate sono diventati per un giorno volontari dell’A.I.R.C, nell’ambito del progetto nazionale “Cancro io ti boccio” dedicato al mondo della scuola
I ragazzi della scuola “Manzoni” di Morosolo e della scuola “Pedotti” di Luvinate sono diventati per un giorno volontari dell’A.I.R.C, nell’ambito del progetto nazionale “Cancro io ti boccio” dedicato al mondo della scuola.
L’associazione A.I.R.C. (Associazione Italiana Ricerca Cancro) è stata fondata nel 1965 grazie all’iniziativa di alcuni ricercatori dell’Istituto dei tumori di Milano e oggi conta più di 20mila volontari. A.I.R.C. organizza diverse iniziative per sostenere il lavoro di circa 5.000 ricercatori e promuovere comportamenti e abitudini salutari per ridurre il rischio di cancro, tra queste quella della vendita de “Le arance della Salute” in oltre 3000 piazze italiane e in più di 700 scuole.
Da tre anni le scuole partecipano al progetto “Cancro io ti boccio”. Questa proposta viene promossa per sostenere economicamente la ricerca scientifica nella lotta al cancro e promuovere una sana alimentazione: le arance vendute sono infatti arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Quest’anno, oltre alle arance, sono state vendute anche la marmellata di arance biologiche e il miele di fiori di arancio.
L’iniziativa è stata accolta da insegnanti e alunni che insieme hanno aderito nella distribuzione dei prodotti nelle loro scuole. I ragazzi, infatti, hanno lavorato per mesi per organizzarsi al meglio nei ruoli della diffusione delle informazioni, nella raccolta delle prenotazioni e, nella giornata del 25 gennaio, nell’accoglienza, distribuzione e vendita agli adulti dei prodotti. Gli alunni della classe quarta della scuola di Luvinate e della classe quinta di Morosolo hanno svolto il loro compito di volontari con molto entusiasmo e responsabilità, raccogliendo più di duemila euro e informando in modo capillare le famiglie su questa importante tematica.
Alla fine della giornata gli alunni erano entusiasti e consapevoli del loro ruolo in questa iniziativa: “La vita è la cosa più importante che ognuno di noi ha e tutti ci dobbiamo impegnare come possiamo per proteggerla. Spero che il cancro venga sconfitto.” -sono alcune delle considerazioni raccolte- “Mi sono sentita grande con un compito speciale: raccogliere fondi per la ricerca.” “Ho pensato alle persone ammalate e lontane da casa. Lavorando con i miei compagni mi sono sentita importante, il nostro gesto è stato piccolo ma fatto con il cuore.”
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