Leggere con i bambini li rende 8 mesi più grandi
La scoperta è dei ricercatori della Newcastle University's School of Education, che chiedono alle autorità di incentivare la lettura dei genitori con i figli già in età prescolare, dai primi mesi ai 6 anni
Non è mai troppo presto per cominciare a leggere con mamma e papà, perché sfogliare i libri insieme non solo rafforza il legame adulto-bambino, ma consente ai figli di avere un vocabolario più ampio e migliori competenze linguistiche. Tanto da sembrare 8 mesi più grandi per le loro capacità di linguaggio.
Questo il risultato del lungo studio appena portato a termine da un team di ricercatori della Newcastle University’s School of Education impegnati nella revisione sistematica degli studi sui benefici della lettura dei bambini anche molto piccoli, condotti nel corso degli ultimi 40 anni in cinque Paesi: Stati Uniti, Sudafrica, Canada, Israele e Cina.
Il gruppo, guidato dal docente di scienze del linguaggio James Law, ha scoperto che il tempo passato dai bambini in età prescolare (0-6 anni) nella lettura dei libri con i genitori, consente loro di apprendere meglio e più in fretta la struttura del linguaggio, migliorandone la capacità sia comunicativa, nell’elaborazione delle frasi e nel racconto, sia di comprensione dei testi e dei discorsi e delle informazioni in esse contenuti.
Un beneficio immediato, che perdura nel tempo, garantendo ai bambini migliori risultati nei loro percorsi scolastici, fino all’Università.
Ecco perché le mamme e i papà, ma anche gli insegnanti, dovrebbero ritagliarsi quotidianamente del tempo per leggere con i loro bambini e consentire loro di ottenere un vantaggio tale da portarli mediamente a livelli di elaborazione linguistica di bambini di 8 mesi più grandi: “E quando parliamo di bambini con meno di cinque anni, 8 mesi sono davvero tanti”, dichiara il professor Law.
Sempre secondo i ricercatori questo beneficio sarebbe mediamente maggiore, anche se di poco, per i piccoli nati in famiglie socialmente più svantaggiate.
È quindi con rinnovata forza, sulla base di questi nuovi risultati scientifici, che i ricercatori invitano le autorità pubbliche a promuovere l’attività di lettura condivisa tra genitori e figli, sin dai primissimi mesi dei bambini.
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