Esenzioni per i ticket sanitari: sanzioni escluse a chi si autodenuncia

Regione Lombardia ha approvato una delibera con cui premia la buona fede verso chi ha erroneamente ottenuto l'esenzione

ticket sanitario

Né sanzioni amministrative né spese procedurali per i cittadini che non hanno pagato i ticket sanitari regionali e si ravvedono spontaneamente.

È quanto prevede una delibera approvata dalla giunga Fontana: « Abbiamo deciso di premiare la buona fede nel rispetto delle norme e delle procedure legislative che regolano la riscossione delle compartecipazioni. Ci sembra corretto agevolare i cittadini che intendono regolarizzare la propria posizione nell’ottica di un rinnovato rapporto di fiducia con la pubblica amministrazione» ha commentato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera.  Sarà, quindi, possibile pagare solo l’ammontare della cifra dovuta entro il 31 dicembre 2019. Altre agevolazioni sono previste per chi ha ricevuto un ‘verbale di accertamento‘ oppure un’ingiunzione (in quest’ultimo caso il beneficio è solo temporale).

Le Aziende per la Tutela della Salute (ATS) della Lombardia sono il riferimento operativo a cui rivolgersi per gli adempimenti necessari. A supporto delle ATS, anche le organizzazioni sindacali dei pensionati, che hanno manifestato attenzione nei confronti di queste opportunità, sarebbero disponibili ad attivare i Patronati di riferimento. 

COME FUNZIONA IL SISTEMA DELLE AGEVOLAZIONI

1) I cittadini che non hanno ancora ricevuto un avviso e che però hanno consapevolezza di non aver versato il ticket per la fruizione di servizi sanitari oppure per la farmaceutica, devono al più presto recarsi negli uffici della propria ATS. “In questo caso – ha sottolineato Gallera – si stipula un vero e proprio ‘patto di pagamento‘: ai cittadini viene fornita una nuova
modulistica che indica l’importo da versare, senza la sanzione amministrativa e le spese procedurali».

Se il versamento avviene entro 30 giorni dall’impegno assunto, gli interessi legali sulla somma dovuta si ritengono annullati.

2) I cittadini che invece hanno ricevuto un ‘verbale di accertamento’ da parte dell’ATS di competenza (ai sensi dei commi 2 e 5, art. 18 della legge 23/2018 – collegato 2019) entro il 31 dicembre 2018 possono regolarizzare la propria posizione effettuando il pagamento dovuto comprensivo di interessi legali e delle spese del procedimento entro il 31 dicembre 2019 SENZA alcuna sanzione amministrativa. Coloro i quali, invece, riceveranno un ‘verbale di accertamento’ entro il 31 dicembre 2019 potranno godere della medesima agevolazione qualora effettuassero il pagamento entro il 30 aprile 2020. Anche in questo caso, è necessario fare riferimento agli uffici dell’ATS di competenza. 

3) I cittadini che hanno già ricevuto una ‘Ordinanza di ingiunzione‘ possono beneficiare del solo differimento del pagamento al 31 dicembre 2019. È comunque fatta salva la possibilità, su richiesta dell’interessato, di ottenere la rateizzazione dell’importo complessivo (ticket, sanzione, interessi e spesa procedurale). 

«Non c’è alcuna volontà vessatoria – ha concluso Gallera – bensì una opportunità concreta per chi si trova in difficoltà, oppure ha dimenticato un pagamento, di regolarizzare il proprio rapporto con la pubblica amministrazione usufruendo dei benefici che Regione Lombardia ha voluto introdurre». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2019
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