Torna “Autori ceresini”: Rudina Vukaj presenta il suo nuovo romanzo
Sabato 16 febbraio alle 17 la seconda rassegna letteraria dedicata agli scrittori di Porto Ceresio si apre con la presentazione del romanzo "La trappola dello scudo"
Al via la seconda edizione della rassegna letteraria “Autori ceresini”, organizzata dalla Biblioteca e dall’assessorato alla cultura di Porto Ceresio.
Sabato pomeriggio ad aprire la carrellata di autori sarà Rudina Vukaj (nella foto) giovane scrittrice di origine albanese che lo scorso anno presentò a Porto Ceresio il suo romanzo d’esordio, “La catena della libertà”, e ora torna con “La trappola dello scudo”.
«Riproponiamo con piacere la rassegna dedicata ad autori di Porto Ceresio – dice l’assessore alla cultura Alessandro De Bortoli – E’ bello scoprire sul nostro territorio uomini e donne appassionati di scrittura e la cosa migliore da parte nostra è dedicare loro il giusto spazio per raccontarsi e raccontare il loro libro».
L’appuntamento con Rudina Vukaj è per sabato 16 febbraio, alle 17 nella sala mostre di piazzale Luraschi. L’incontro con l’autrice si chiuderà con un rinfresco offerto dal bar pasticceria “Dolce pausa”.
«Il titolo “La trappola dello scudo” non è un gioco di parole – spiega l’autrice – ma una realtà, perché, spesso, là dove cerchiamo riparo troviamo un grande pericolo. Non è facile scoprire ed accettare una verità che va a cozzare con la nostra comodità, con le nostre abitudini ed il nostro modo di vivere il quotidiano; ma nella vita non si finisce mai di trovarsi davanti a delle scomode scelte che, solitamente, si fanno in base al risultato che si vuole raggiungere o mantenere. Se si ambisce ad essere se stessi non c’è altro mezzo se non attraverso la sincerità. Siamo abituati a vivere la nostra vita dando tante, troppe, cose per scontato e fidandoci delle persone, spesso, solo per paura di guardare in faccia la realtà! Abbiamo il timore di mettere in dubbio le cose e le persone ma il dubbio è utile, oltre ad essere un diritto. Perché attraverso esso riusciamo ad uscire fuori dagli schemi imposti, e guardare la verità per quella che è, e non per quella che ci viene presentata; molto spesso, altamente alterata. È assurdo che chi dice di amarci possa anche solo pensare di aver il diritto di ostacolare la nostra libertà di essere noi stessi, e di plasmare il nostro carattere a suo piacimento. Gli scudi d’amore, spesso, sono come il tarlo, ti scavano da dentro».
Il secondo appuntamento della rassegna sarà sabato 23 febbraio con Marco Giacomin che presenterà il libro “Perché la pioggia – Il ciclo di Fineterra”.
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