Inverno anomalo: è il più secco dal 1981 e febbraio è il terzo più caldo di sempre
Il fenomeno è in gran parte dovuto all’alta pressione africana che ha spinto l'anomalia termica anche su Germania, Spagna, Inghilterra e Francia ma si vedono già le prime conseguenze sulla natura
Cosa stia succedendo in questo inverno anomalo lo rivelano i dati puntualmente registrati dai sensori del Centro Geofisico Prealpino che segnala, per l’appunto, che a Varese il 27 febbraio la temperatura ha toccato 21.3°C ed è il terzo valore più alto per il mese di febbraio e 12°C oltre la media.
Un dato che deve far riflettere e che non ha risparmiato neanche i luoghi più alti come il Campo dei Fiori (1226 metri di altitudine) che ha registrato ben 15.9°C.
Il fenomeno è in gran parte dovuto all’alta pressione africana che ha spinto l’anomalia termica anche su Germania, Spagna, Inghilterra e Francia. A ridosso dei Pirenei sono stati raggiunti i 26-27°C.
Quanto sia stato squilibrato questo inizio d’anno lo si vede molto chiaramente dal grafico del Centro Geofisico Prealpino che registra l’andamento delle temperature medie degli ultimi 40 anni e che, se confrontato con il 2019, è decisamente impressionante.

Una situazione climatica resa ancora più preoccupante dall’assenza di precipitazioni piovose. Sempre secondo le rilevazioni del Centro Geofisico prealpino l’inverno terminato con la fine di febbraio ha segnato quasi un record.
In questo periodo le piogge a Varese sono state particolarmente scarse, concentrandosi nella nevicata del 1 febbraio. In totale solo 58.6 mm contro una media di 245.1 mm. Dal 1967, un solo anno era stato più secco, il 1981 con solo 7.6 mm. Al terzo posto troviamo il 2000 con 64.2 mm.
Le conseguenze sono anche quelle che si rilevano nel comportamento della flora e della fauna. Tutte le coltivazioni sono in grande anticipo per un mese di febbraio che ha mandato la natura in tilt e anche gli invasi di fiumi e laghi stanno raggiungendo livelli di guardia.
Per i prossimi giorni è previsto un lieve calo delle temperature ma per vedere qualche goccia d’acqua bisognerà attendere giovedì 7 marzo quando è previsto cielo coperto con piogge sparse, più intense a ridosso delle Prealpi.
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