I rapinatori del benzinaio Marco Lepri chiedono il rito abbreviato

È approdata davanti al giudice per l’udienza preliminare Nicoletta Guerrero la vicenda del tentato omicidio del benzinaio bustocco Marco Lepri. Alla sbarra i due imputati Maurizio Fattobene, autore materiale del ferimento, e Antonio Vita, suo complice, che hanno chiesto il rito abbreviato attraversoi loro legali. I due sono a giudizio per tentato omicidio e rapina.

La decisione, però, è stata rinviata ad una nuova udienza con un nuovo giudice in quanto la Guerrero si è subito dichiarata incompatibile essendo intervenuta in fase di indagini preliminari. Il fascicolo, dunque, è stato inviato al collega Giuseppe Limongelli che deciderà a maggio sulla richiesta dell’imputato.

La vicenda risale alla sera del 20 luglio del 2018 quando Marco Lepri è stato aggredioto da due banditi sulla rampa dei garage di casa sua, mentre rincasava con l’incasso della giornata dopo una giornata di lavoro nella sua pompa di benzina sul Sempione. Fattobene sarebbe, stando alle sue dichiarazioni, l’autore materiale degli spari, tre colpi che misero in bilico la vita di Lepri per diversi giorni. Dopo diversi interventi all’addome, al bacino e alle gambe la vittima riuscì a riprendersi. Antonio Vita, invece, sarebbe il complice a bordo dello scooter.

Il primo a finire in manette, a seguito delle indagini serrate del Commissariato di Busto Arsizio, coordinate dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, fu proprio Fattobene il 23 luglio mentre il cerchio attorno al complice si è chiuso il giorno dopo in Veneto.