
Un anno fa il doppio “bang supersonico” nei cieli sopra il Varesotto
Una tranquilla mattina di marzo venne squarciata da due potenti boati provenienti dal cielo. Per fortuna non fu niente di grave: solo l'accelerazione (autorizzata) di due caccia militari oltre la barriera del suono

Esattamente un anno fa, l’intero Varesotto si è preso un bello spavento. Verso le 11,15 del 22 marzo, chi era a casa, al lavoro o a scuola ha sussultato per via di due tremendi boati provenienti… dal cielo.

“Centralini impazziti” tanto negli uffici delle forze dell’ordine quanto nella redazione di VareseNews, con le ipotesi più disparate: chi sosteneva che fosse saltato per aria un ristorante, chi un’azienda chimica, chi gridava all’attentato o a un incidente a Malpensa. Nulla di tutto questo, per fortuna, e soprattutto nulla di grave.
A causare il doppio botto furono infatti due caccia dell’Aeronautica Militare (di tipo Eurofighter) impegnati in una operazione di intercetto nei confronti di un aereo di linea che aveva perso i contatti radio con gli enti che regolano il traffico aereo. In casi come questi infatti, i velivoli militari intervengono per verificare eventuali problemi (dirottamenti, rischio di attentati) ma devono muoversi nel più breve tempo possibile; quel giorno i due caccia partirono dalla base di Istrana – provincia di Treviso – e per intercettare al più presto l’aereo di linea furono autorizzati ad accelerare a regime supersonico, causando così i boati, i cosiddetti bang supersonici.
In quel caso la spiegazione a quanto accaduto ci arrivò direttamente da fonti qualificate dell’Aeronautica e venne confermata da una nota ufficiale del Ministero della Difesa: «… i due velivoli militari hanno superato la barriera del suono; ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e temperature hanno amplificato la propagazione dell’onda d’urto rendendola particolarmente udibile al suolo».
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