Retake the roads, pulire le strade per riconquistare spazi urbani
Iniziativa meritevole messa in campo da un 35enne di Valmorea: ha preso guanti e sacchi della spazzatura e si è messo a pulire tratti di strada vicino a casa. Presto lo hanno seguito in tanti, pronti a contribuire per combattere la maleducazione di chi inquina
Retake the roads, riprendersi le strade. In tutta Italia, al mare o in collina, in pianura o in riva ai laghi, stanno nascendo una serie di iniziative dal basso, cittadini che si rimboccano le maniche e mettono il proprio tempo a disposizione della comunità per pulire una parte di mondo, la loro parte di mondo.
Una di queste iniziative è quella del “pulitore della Valganna”, Damiano Marangoni, che ha fatto scuola. Appena fuori provincia, nel Comasco, tra Solbiate con Cagno e Valmorea, è nato da un mese circa un gruppo di cittadini che in poco tempo hanno attivato iniziative di pulizia meritevoli di attenzione.
L’ideatore di tutto ciò è Claudio Nucera, 35 anni, laureato e manager in una grande azienda che organizza eventi. Un sabato mattina ha deciso di prendere sacchi della spazzatura e guanti da lavoro ed è partito nella pulizia di un piccolo tratto di strada vicino a casa sua, a Valmorea. Risultato, in 3 ore e poco più di 300 metri di strada pulita la bellezza di 4 sacchi pieni di rifiuti, gettati dalle auto, abbandonati da cittadini maleducati e così via. Da lì è nata la volontà di andare oltre: è nata una pagina Facebook che in breve ha superato i 100 fans e sono nate contemporaneamente iniziative concrete di pulizia, le prime con 8 persone (con Claudio hanno lavorato Matteo, Stefano, Giovanni, Cinzia, Elena, Valentina e Deborah), poi sempre di più, fino alla Giornata del Verde Pulito organizzata dal Comune di Faloppio quando a pulire strade e boschi sono state ben 46 persone: «In tanti mi scrivono segnalando iniziative, articoli e approfondimenti – racconta Claudio Nucera -. Il prossimo Retake è in programma dopo Pasqua e stiamo aprendo anche una collaborazione con il comune di Solbiate con Cagno. Riprenderci le nostre strade si può, basta metterci un po’ di buona volontà e tempo libero. Bisogna lottare contro questa piaga culturale. Bisogna agire per cambiare le cose».
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