Anche la gara per il gas finisce nell’inchiesta Mensa dei Poveri
I pm avrebbero ricostruito una "tangente" da 23 mila euro sotto forma di consulenza, pagata da Erogasmet alla Estro Ingegneria, la centrale delle false fatture di Caianiello, Tolbar e Sozzani
 
																			
                        
						
						
						
						I pm milanesi Silvia Bonardi, Adriano Scudieri e Luigi Furno, titolari dell’inchiesta Mensa dei Poveri continuano a lavorare e a ricostruire il sistema corruttivo che sarebbe emerso dalla fitta rete di relazioni che Nino Caianiello da una parte e Daniele d’Alfonso dall’altra hanno portato avanti negli anni pilotando gare, dando e ricevendo somme di danaro per consulenze e incarichi in società pubbliche.
Ad ogni interrogatorio l’inchiesta si allarga come una macchia d’olio e sotto la lente di ingrandimento dei magistrati ora è finita anche la gara per l’erogazione del gas nei 44 comuni dell’ambito territoriale minimo (Atem) Varese Sud che vede Busto Arsizio come stazione appaltante di una gara da oltre 300 milioni di euro.
In questi giorni è emersa un’ulteriore vicenda corruttiva in fase di attuazione, in favore delle società Erogasmet Spa, attuata da Gioacchino Caianiello, attraverso l’ingerenza politica sui pubblici ufficiali non ancora identificati, incaricati dell’assegnazione del bando di gara per la fornitura del gas naturale, indetto dal Comune di Busto Arsizio ed inerente all’affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas naturale nell’ambito territoriale Atem Varese 3 Sud, con scadenza inizialmente prevista per il 31 marzo 2019 e poi spostata al 2020, a soli dieci giorni dalla chiusura della gara.
Ancora una volta a fare da tramite sarebbe stata la Estro Ingegneria di Alessandro Crescenti, società di consulenza attraverso la quale sarebbero transitate molte delle tangenti poi finite a Caianiello o ai suoi sodali (vedi Accam e area via Torino).
Emerge che è stata predisposta e sottoscritta una proposta di incarico mediante la quale la Erogasmet Spa ha conferito mandato ad Alessandro Crescenti, legale rappresentante della società Estro Ingegneria Srl di Milano, di svolgere l’attività di reperimento della documentazione utile alla predisposizione dell’offerta di gara, con relativa emissione della falsa fattura (numero 5 del 29 maggio 2018), dell’importo di 25.376 euro, emessa dalla Estro e pagata in data 31 maggio 2018, tramite bonifico bancario disposto dalla Erogasmet Spa (società di Roncadelle amministrata da Eros Costantini, con diversi interessi nel Varesotto), documento attraverso il quale è stata formalmente giustificata la dazione di denaro. Del lavoro richiesto da Erogasmet a Estro Ingegneria, invece, non vi sarebbe traccia, anche questa volta. Secondo gli inquirenti la dazione di danaro sarebbe poi finita a Diego Sozzani per la sua campagna elettorale dove risulterà eletto quale membro della Camera dei Deputati. Le intercettazioni in merito sembrano essere abbastanza indicative, ne parlano tra di loro Crescenti e Tolbar ma anche Tolbar e Caianiello e, infine, Sozzani e Crescenti.
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