La parola “Legnano” vietata sulla pagina Facebook di Salvini
La città fondamentale nella storia della Lega è stata messa al bando dalla pagina Facebook di Salvini dopo l'inchiesta che ha portato agli arresti il sindaco leghista Gianbattista Fratus
Legnano: la città della battaglia, la città del carroccio, la città con la statua di Alberto da Giussano. Un nome fondamentale nella storia della Lega che, però, è stato messo al bando dai profili social di Matteo Salvini.
Nelle ultime ore si è infatti diffusa la notizia del blocco che riguarda alcuni dei più recenti fatti di cronaca che hanno interessato il partito. Si è così scoperto che sui social media di Salvini sono vietate alcune espressioni come “49 milioni” o “Armando Siri” e -appunto- anche “Legnano”, come mostra lo screenshoot della nostra prova.
La città è infatti al centro di un terremoto giudiziario da quando con l’operazione “Piazza Pulita” il sindaco leghista Gianbattista Fratus è stato arrestato e con lui anche il vicesindaco in quota Forza Italia Maurizio Cozzi e l’assessore ai lavori pubblici Chiara Lazzarini. Una vicenda nella quale Fratus ha -almeno ufficialmente- l’appoggio del suo partito ma che a quanto pare sui social del leader leghista qualche imbarazzo lo crea.
Certo è che nel frattempo la creatività ha avuto ampio spazio sui social di Salvini. Non si contano più i commenti pubblicati sotto i post del leader leghista in cui il blocco viene aggirato con una buona dose di creatività, rendendo impossibile al sistema automatico di censura dei commenti di intervenire.
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