Pronto il contratto tra Ministero e Comune per la nuova caserma dei Carabinieri
Palazzo Gilardoni incasserà poco più di 61 mila euro all'anno. I lavori sono ormai completati e ora manca solo il trasferimento della tecnologia (ponti radio, sistema informatico) e degli uomini
Il contratto di affitto per la nuova caserma dei Carabinieri di Busto Arsizio è di poco più di 61 mila euro all’anno. A tanto ammonta la cifra che lo Stato dovrà versare nelle casse del Comune per i prossimi anni, dal momento in cui la Compagnia di Busto Arsizio, di stanza all’interno di un edificio (ormai vecchio e inadeguato) di proprietà della Provincia di Varese in piazza XXV Aprile, si sposterà nella nuova sede di via Bellini.
Qui la cronistoria della vicenda
Dopo 20 anni i carabinieri di Busto possono trasferirsi nella nuova caserma
La vicenda infinita della caserma costruita da privati (con un fallimento di mezzo) sembra ormai essere avviata verso una degna conclusione con un edificio nuovo e completo chiuso da anni, che attendeva la conclusione della controversia tra Comune, Prefettura e Ministero dell’Interno.
A seguito della stipula dell’atto, sono stati quindi definiti i particolari dell’accordo con i rappresentanti del Ministero dell’Interno ed in particolare con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza Prefettura Ufficio Territoriale del Governo di Varese, tesi a definire gli accordi per la locazione dell’immobile, confermando la sua destinazione a sede della Caserma dei Carabinieri di Busto Arsizio;
La Prefettura di Varese-Ufficio Territoriale del Governo, ha fatto pervenire una nota al Comune in data 26/03/2019 con la quale è stato inoltrato lo schema del contratto di locazione per l’immobile di Via Bellini, predisposto sulla base dei modelli già preventivamente autorizzati dagli Organi di Controllo dell’Amministrazione ministeriale, e qui trasmesso per la preventiva accettazione da parte del Comune, quale atto necessario per ottenere il rilascio dell’autorizzazione alla stipula.
Gli elementi essenziali dello schema del contratto proposto sono la durata anni 6, rinnovabile per ugual periodo alla scadenza in mancanza di disdetta motivata inviata dal locatore; il canone determinato in 61.234,00 euro (come da prescritto parere di congruità dell’Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Lombardia) da corrispondere in due semestralità posticipate, dando atto che tale importo tiene già conto della richiesta formulata dal Ministero dell’Interno che prevede le condizioni più vantaggiose per la Pubblica Amministrazione; la decorrenza parte dal giorno di sottoscrizione fra le parti del verbale di consistenza e consegna dell’immobile; le spese contrattuali sono interamente a carico del Comune. Il trasloco dovrebbe diventare realtà a partire da settembre: i lavori interni sono ormai terminati (sarà tutto pronto entro metà luglio) e ora si passerà al montaggio dei ponti radio e del sistema informatico.
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