700 firme per difendere la banca. E intanto si affaccia un altro istituto
Banca Intesa chiude, tra tante, anche la filiale nel paese della valle del Ticino. L'amministrazione si è mossa e adesso organizza anche un incontro con un'altra banca interessata alla "piazza"
Chiude la banca del paese a Golasecca, ma forse c’è un altro istituto interessato.
Nel paese nei boschi della valle del Ticino l’annuncio della chiusura della filiale di Banca Intesa ha suscitato molto clamore e grandi proteste.
La raccolta firme lanciata dal sindaco Claudio Ventimiglia ha avuto 700 adesioni di residenti (non pochi, se si considera che le famiglie sono un migliaio). «Non siamo stati fermi, abbiamo scritto alla sede centrale di Torino» dice il vicesindaco Bruno Schiepparelli. «Neppure noi come amministrazione siamo stati minimamente informati della decisione, nonostante il Comune abbia presso Banca Intesa anche il servizio tesoreria. Capiamo il fine aziendale, ,ma non il modo da maleducati, verso i cittadini e l’istituzione».
Non è però l’unica mossa dell’amministrazione comunale. Dopo diversi contatti avviati nelle settimane scorse, si è fatto avanti anche un altro istituto interessato a capire il contesto di Golasecca: «Abbiamo trovato una disponibilità dal Credito Valtellinese» spiega ancora Schiepparelli. Venerdì 6 settembre all’oratorio si terrà l’incontro tra dirigenti locali della banca e cittadini. L’interesse dei golasecchesi sarà tanto concreto da convincere la banca a investire? Si vedrà.
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