Il nuovo asilo e il pianto dei bambini

La fiducia dei genitori nelle maestre, il contenimento e le routine: come aiutare i bambini (e i genitori) a superare le crisi di inizio anno o lungo il percorso in asilo

Generico 2018

Ci sono inserimenti lunghissimi e altri in cui sembra che tutto sia semplice e poi magari le crisi di pianto al distacco si presentano dopo settimane dall’inizio della scuola. Perché? Quando finisce l’inserimento all’asilo? E come si stabilisce se l’inserimento è andato bene?
Ogni bambino fa storia a sé, non ci sono regole valide per tutti né hanno senso paragoni o aspettative: la psicologa, psicoterapeuta e mamma Laura Pavan (Studio Vita Vera) spiega il perché e come aiutare i bimbi (e  genitori) in difficoltà.

SOGGETTIVITÀ
Ogni bambino è unico, come unica è la sua storia, la sua mamma e l’attaccamento che ha con lei “Quindi unico e peculiare sarà il suo modo di affrontare l’inserimento, sia nei tempi sia nel modo di manifestare le emozioni che il periodo gli fa vivere.

Inserimento in asilo: i consigli per affrontarlo al meglio

L’ENTUSIASMO INIZIALE
Può succedere che nelle prime settimane il bimbo sia aiutato in un distacco sereno dall’iniziale entusiasmo e curiosità per un insieme di stimoli tutti nuovi: l’ambiente, le maestre, gli amici.
“Poi quando l’effetto novità si sopisce e subentra la familiarità con l’asilo allora anche il bimbo inizialmente più spavaldo può concedersi di manifestare la sua crisi al momento del distacco perché più concentrato sulla separazione – spiega la Pavan – In questi casi la mamma non deve cedere, ma fare appello alla fiducia che ripone nelle maestre e nella struttura cui affida il suo bimbo per poter continuare a trasmettere sicurezza al bambino.

FIDUCIA
Elemento fondamentale per la buona riuscita di ogni distacco è la fiducia che i genitori ripongono nelle persone cui affidano il figlio, che siano le insegnanti di un asilo, i nonni o la baby sitter. “Per questo è necessario che la scelta non sia dettata solo da considerazioni di comodità – spiega la specialista – e, soprattutto con nonni e baby sitter, è fondamentale essere chiari sulla linea educativa condivisa da seguire. Altrimenti le tensioni che ne derivano si ripercuotono negativamente sulla serenità anche del bambino”.

IL GIUDIZIO E LA VELOCITÀ
“La nostra è una società che premia la velocità e questo si ripercuote sulla visione dei bambini per cui siamo portati a pensare che il bimbo protagonista di un inserimento veloce sia bravo, e brava è anche la mamma – spiega la Pavan – si dovrebbe invece evitare il giudizio perché l’inserimento non è una prestazione da valutare ma un passaggio delicato in una relazione fondamentale, quella tra il bimbo e i suoi genitori”.

ROUTINE
Grande elemento che aiuta sempre la gestione delle emozioni in questo caso è la routine, tanto nel distacco quanto nel momento del ricongiungimento: “Ci sono bambini che piangono quando la mamma li va a riprendere – racconta l’esperta – magari perché hanno fatto fatica nella giornata, perché l’asilo è bello ma faticoso e sono stanchi o o anche in conflitto tra la felicità di rivedere la mamma e il dispiacere di lasciare l’asilo perché si stavano divertendo”.

IL CONTENIMENTO
“Quando siamo preoccupati noi genitori tendiamo a fare tante raccomandazioni verbali ai figli, ricordandogli cose che il bimbo sa bene e trasmettendogli involontariamente ansia – afferma la Pavan – forse serve di più un grande abbraccio, contenitivo e rassicurante e con cui augurare al bimbo semplicemente di divertirsi che poi la mamma torna a prenderlo, proprio come ha fatto ieri”.

OGNI INSERIMENTO è DIVERSO
Spesso si pensa che un bimbo che ha già frequentato il nido inizierà più facilmente la scuola dell’infanzia. “Ma questo è vero solo in parte – spiega l’esperta – perché comunque si tratta di un nuovo luogo, con nuovi adulti e nuovi bambini. Magari per la mamma è la stessa cosa, ma il bimbo ricomincia da capo a orientarsi in classe, con maggiori competenze e un gruppo più grande.

Come gestire le emozioni delle prime separazioni

Anche di questo si parlerà nell’incontro con Laura Pavan promosso dall’associazione “Mamme in cerchio” venerdì 27 settembre 2019 alle ore 10 nella sede di Volta 44, ad Azzate.

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Pubblicato il 24 Settembre 2019
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