
Bullismo in rete, Gorla Minore risponde compatta
Sul gruppo 'Sei di Gorla Minore se.." un utente ha attaccato una donna per il suo aspetto: condanna unanime . La consigliera Ermoni: «Pronta a coinvolgere le associazioni per sensibilizzare sul tema»

Un caso di attacchi sessisti in rete balzato ai favori della cronaca: è quanto avvenuto la scorsa settimana a Gorla Minore, quando un brutto episodio di cyberbullismo ha dato la possibilità di mostrare il senso civico e i valori della comunità e di mettere in moto una reazione decisa della politica.

Questi i fatti: sul gruppo Facebook ‘Sei di Gorla Minore se..’ viene pubblicata una foto di due danzatrici di danza del ventre, per pubblicizzare l’imminente avvio dei corsi della scuola nel mese di settembre. Un utente inizia a sbeffeggiare una delle due donne ritratte, attaccandola per il suo aspetto: in poco tempo iniziano, però, a piovergli addosso decine di risposte, atte a difendere la giovane. Il provocatore rincara la dose e, in parallelo, la difesa dei gorlesi nei confronti della ballerina si fa più alta.
Un brutto episodio che ha saputo mostrare però la compattezza della comunità, spesso divisa su questioni politiche di vario genere, ma capace di fare fronte comune dinanzi a un’azione di bodyshaming.
Fra gli interventi più decisi, quello del consigliere comunale Fabiana Ermoni, capogruppo di ‘Progetto per Gorla Più Viva’: “Trovo inammissibile che qualcuno si sia permesso di attaccare in quel modo quella ragazza (che io, tra l’altro, giudico molto bella e aggraziata): che quel provocatore avesse un profilo fake o uno autentico, l’episodio resta molto grave”.
Ermoni analizza con attenzione anche la reazione degli utenti: “Sono felice che i gorlesi abbiano saputo rispondere per le rime a questa persona, anche se avrei gradito ci fosse una mobilitazione decisa anche da parte di altri uomini”.
Solo un paio di iscritti al gruppo avevano infatti preso le difese della giovane: “Praticamente la quasi totalità dei commenti di risposta erano di altre donne; questo mostra quanto sappiamo essere coese e incisive per difenderci, un’ottima cosa – commenta Ermoni – ciò nonostante mi avrebbe fatto piacere vedere molti più uomini reagire in modo deciso contro quegli attacchi sessisti” .
Il consigliere, che già durante la campagna elettorale per le elezioni amministrative aveva evidenziato la rilevanza dell’associazionismo femminile sul territorio, ha già qualcosa in mente: “È importante non fermarci qui e mobilitarci per cambiare le cose. Mi piacerebbe coinvolgere le associazioni locali e darci da fare per sensibilizzare su questi temi: il cyberbullismo è sempre più diffuso, ma non solo. Noi donne subiamo continue pressioni sociali per il nostro fisico, nelle aspettative della società sull’età giusta per sposarsi o fare figli, nel nostro lavoro, dove parità salariale e uguale rispetto restano spesso utopie. È necessario far comprendere l’urgenza di un cambio di mentalità: in rete e nella vita meritiamo uguale rispetto e dignità; nessuno si deve permettere di attaccare una donna per qualche chilo di troppo o per qualsiasi altra ragione”.
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