Cenci (5S) lancia l’allarme: “I lavori al depuratore, un danno enorme all’Olona”
Secondo il consigliere 5 Stelle lo sversamento a fiume dei liquami di 150 mila abitanti per due settimane va evitato: "Chiedo che i lavori vengano rimandati a periodi di piena del fiume"
«Si parla sempre più di tutela ambientale e di politiche per la riduzione dell’inquinamento, ma quando è il momento di agire ci si dimentica delle parole dette e l’ambiente esce dalla battaglia sempre sconfitto da una politica miope, pigra, poco sensibile, attenta solo agli interessi economici e disinteressata nei confronti della natura e dell’ambiente», così Roberto Cenci, consigliere regionale del M5S Lombardia.
E’ quello che sta per succedere in Comune di Canegrate con i lavori previsti alla rete fognaria. Sarà necessario eseguire lavori al depuratore, interrompendone l’attività tra il 23 settembre e il 6 ottobre, comportando quindi lo scarico nel fiume Olona dei liquami prodotti da un bacino di utenza formato da circa 150.000 abitanti. Si stima che ogni giorno saranno riversati nel corso d’acqua 24.000 metri cubi di acque reflue non depurate, provenienti dai Comuni di Cerro Maggiore, Castellanza, Canegrate, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona e Legnano.
Cenci, esperto ambientale, commenta: “ciò rappresenta, in particolare in questo periodo di magra del fiume, un gravissimo pericolo dal punto di vista ambientale, con enormi danni a flora e fauna presenti nelle acque del fiume e lungo il suo alveo, con uno sconvolgimento ecosistemico che impiegherà anni per risolversi.
Anche dal punto di vista dei cittadini ciò potrebbe provocare disagi in termini di cattivi odori, anche considerato che l’Olona attraversa numerosi centri abitati prima di sparire tombinato alle porte di Milano”.
«Secondo gli amministratori locali tale operazione non comporterà problemi sufficientemente gravi tanto da ripensare l’intera operazione, ma al contrario credono che una mera attività di vigilanza sia sufficiente. Assieme ad alcune associazioni ambientaliste chiedo, invece, che i lavori vengano rimandati a periodi di piena del fiume e comunque che si tenti di individuare un’alternativa che consenta di non riversare le acque reflue nel fiume, scongiurando perciò l’aggravarsi dell’attuale stato di inquinamento del fiume Olona», conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle.
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