
Lo scorso anno, segnalati 53 focolai di tossinfezione alimentare
Nel 2018 sono state comminate 1225 sanzioni. Lo ha riferito l'assessore al Welfare Gallera che ha spiegato l'attività per il contrasto delle intossicazioni alimentari

Il 42% delle attività alimentari controllate sono risultate” non conformi”.

È quanto ha dichiarato l’assessore al Welfare Giulio Gallera parlando in Consiglio regionale durante un question time di Luigi Piccirillo del Movimento 5 Stelle.
L’attività di controllo e prevenzione di Regione Lombardia sui locali della ristorazione pubblica per la lotta alle intossicazioni alimentari, ha visto, nel 2018, 9595 ispezioni in 9026 locali (su circa 61mila attività).
Secondo quanto illustrato, circa il 42% delle attività è risultato non conforme sotto diversi profili: condizioni strutturali e attrezzature, lotta gli infestanti, sicurezza igienica degli alimenti, mentre 1225 sono state le sanzioni.
Dei 53 focolai di tossinfezione alimentare segnalati nel 2018, 23 si sono verificati in strutture di ristorazione pubblica (bar/ristoranti); in particolare 15 in ristoranti con una cucina basata su prodotti di origine italiana, 8 in ristoranti che usano prodotti di origine etnica. Per quanto riguarda i controlli congiunti effettuati con i NAS in tale settore, molto alta la percentuale di non conformità.
«Il nostro obiettivo – ha sottolineato l’assessore Gallera – è raggiungere una maggiore efficienza nei controlli, aumentando l’efficacia e la prevenzione».
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