Vibram sposterà il torrente Arno, stop agli allagamenti e ai camion in centro
Ultimo tassello di un iter lunghissimo che ha ricevuto il via libera dalla Regione, dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po e tutti gli enti preposti. All'avvio dei lavori previsto un cantiere di due anni
La Vibram ha ottenuto i permessi e il progetto può finalmente partire: la celebra multinazionale delle suole in gomma, che proprio ad Albizzate mantiene il suo headquarter, si appresta a rendere esecutivo il cantiere per lo spostamento dell’alveo del torrente Arno.
Un maxi intervento che a cascata permetterebbe di risolvere i problemi idraulici, particolarmente critici in quell’area e, con il sollievo degli abitanti della frazione, anche di risolvere finalmente la viabilità della piazza centrale messa a dura prova in tanti anni dal passaggio di mezzi pesanti.
Il progetto è stato presentato in Comune ad Albizzate, insieme agli assessori Massimiliano Rizzi e Cinzia Trombino e al sindaco Mirko Zorzo, da Paolo Manuzzi e Massimo Bertozzi, Global general manager e Operations director Emea di Vibram.
È l’ultimo tassello di un iter lunghissimo che ha ricevuto il via libera dalla Regione, dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po e tutti gli enti preposti. «Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel di una situazione fossilizzata da anni – spiega l’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Rizzi -. E grazie alla collaborazione di Vibram e all’arrivo dei permessi si potrà sbloccare una situazione che gravava negativamente sulla viabilità nel centro di Valdarno».

Il progetto di Vibram nasce dalla necessità di risolvere una situazione di elevata insufficienza idraulica del Torrente Arno nel tratto tra la fabbrica e l’Autostrada A8 che, come molti ricorderanno, è stato causa di frequenti allagamenti (L’ultimo in ordine temporale era stato quello dell’agosto del 2014).
Ma l’intervento risolve una questione ben più cara ai valdarnesi: il progetto, infatti, considera anche la futura presenza di una nuova strada di accesso per i mezzi di carico e scarico sul lato sud dello stabilimento (con accesso nei pressi della scuola elementare), eliminando l’attuale modalità di accesso al capannone ed evitando quindi l’attraversamento del centro storico della frazione di Valdarno da parte degli autoarticolati.
«Questo problema, che è attribuibile non tanto ai camion di proprietà dell’azienda ma a quelli dei fornitori, era stato oggetto di una nostra forte presa di posizione – racconta Rizzi -. Da allora si è sviluppata una maggiore sinergia e collaborazione che aveva portato l’azienda ad intervenire con opere di ripristino in piazza e con l’impiego di movieri nelle ore più critiche dei trasporti. Ora questo intervento potrà risolvere finalmente il problema».
La nuova strada che permette un accesso diverso all’azienda non fa parte strettamente del progetto di spostamento del torrente ma è già inserita come condizione al contorno del progetto sia in termini di tracciamento del canale che di carichi statici.
I tempi di realizzazione e i progetti culturali
Dall’inizio dei lavori sono previsti almeno un paio d’anni per la conclusione dell’opera. Un tempo nel quale l’azienda si è anche impegnata a sostenere alcuni progetti sul territorio con un finanziamento di 4mila euro l’anno. entrate che verranno impiegato nella scuola (un corso di inglese per gli alunni), il circolo, l’associazione Valdarno eventi e la parrocchia.
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