La comunicazione a orologeria di Whirlpool: «I soldi del governo non bastano»

La multinazionale giudica insufficienti il 16,9 milioni di euro stanziati con il decreto legge "Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali”. L'unica via percorribile è una nuova missione industriale per il sito di Napoli

Trattativa Whirlpool Mise

Non è un buon segnale per l’economia italiana quello che arriva da Whirlpool Emea. Dopo mesi di trattative al ministero dello Sviluppo economico per decidere del destino del sito produttivo di Napoli, la multinazionale americana ha fatto sapere attraverso una nota stampa che gli interventi contenuti nel decreto legge “Disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali” non sono sufficienti a garantire «la profittabilità dello stabilimento partenopeo nel lungo periodo e la competitività di Whirlpool nella Regione Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)».

«I 16,9 milioni di euro previsti dal testo del decreto legge per il biennio 2019-2020 – recita la nota – sono calcolati considerando la messa in solidarietà al 60% della quasi totalità dei 5.500 dipendenti di Whirlpool in Italia: questa non è un’opzione in quanto non in linea con il piano industriale 2019- 2021. Inoltre, il potenziale beneficio sarebbe distribuito su tutti i siti italiani e non rappresenterebbe un intervento strutturale per il futuro a lungo termine di Napoli, soprattutto se comparato agli sforzi e agli investimenti pari a circa 100 milioni di euro messi in campo dall’azienda negli ultimi anni».

A questo punto l’unica via percorribile per  garantire la continuità industriale dello stabilimento di Napoli  e i massimi livelli occupazionali è dare una nuova missione produttiva al sito. Whirlpool Emea si dice pronta a presentare nel dettaglio la nuova missione industriale per lo stabilimento di Napoli e per i suoi 410 dipendenti.

Una comunicazione “a orologeria” che arriva a quattro giorni dal prossimo incontro, previsto al Mise per venerdì 6 settembre, in un momento in cui sia l’ex ministro Luigi Di Maio che il premier incaricato Giuseppe Conte sono impegnati in ben altre faccende.

Carini (Fim): «Whirlpool deve dire ciò che pensa al tavolo delle trattative»

Michele Mancino
michele.mancino@varesenews.it

Il lettore merita rispetto. Ecco perché racconto i fatti usando un linguaggio democratico, non mi innamoro delle parole, studio tanto e chiedo scusa quando sbaglio.

Pubblicato il 02 Settembre 2019
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