Dal lago spunta un’ascia di bronzo
Una scoperta sensazionale avvenuta a Cazzago Brabbia dove gli archeologi sono impegnati in una campagna di indagine subacquea diretta dalla Soprintendenza e finanziata dalla Regione, dal Comune e dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto
Un’ascia in bronzo a margini rialzati e taglio espanso, è questo il tesoro restituito dal lago di Varese. Un ritrovamento del tutto fortuito avvenuto durante una campagna di indagine subacquea nei pressi dell’area della palafitta “Ponti”, a Cazzago Brabbia, a pochi metri dalla darsena.
«La scoperta è avvenuta all’interno del sito ma fuori dall’area di indagine» spiega Sabrina Luglietti, l’archeologa che, insieme a Paolo Baretti si sta occupando di indagare la zona. «Stavamo tornando alla barca dopo aver concluso dei rilievi e con nostra grande sorpresa abbiamo trovato l’ascia».
Quest’ultima risale al pieno Bronzo Medio ed è databile tra il 1600 e il 1500 a.C. Si tratta di un manufatto perfettamente conservato, con lama affilatissima, identico quello che fu ritrovato nella stessa palafitta nel 1973 dalla squadra subacquea della Società Studi Patrii di Gallarate, durante la campagna di scavo diretta da Giancarlo Fani.

«La cosa più interessante è che sui pali campionati nel 2018 abbiamo trovato colpi di ascia compatibili con questo tipo di lama semiricolare».
Si è trattato dunque di un inizio più che positivo per una campagna di indagine che proseguirà tutto l’inverno.
Le ricerche, finanziate dalla Regione, dal comune di Cazzago Brabbia, dalla Fondazione Comunitaria del Varesotto e dirette da Daniela Locatelli, funzionario della Soprintendenza responsabile della tutela archeologica per la provincia di Varese, sono ripartite a ottobre 2019.
L’attuale campagna di indagine si è spostata nei settori 2 e 3 dell’area archeologica dove sono stati individuati frammenti di ceramica e un centinaio di pali ancora da campionare. Questo consentirà di ricostruire la struttura del villaggio e capire se le palafitte costruite qui erano isolate oppure collegate tra loro da camminamenti.
Lo scorso anno nel settore 1, di poco adiacente, sono stati mappati 46 pali, 20 dei quali, grazie al metodo di datazione del carbonio-14, sono risultati risalenti al 1555-54 a.C.
Qui il video di approfondimento realizzato a settembre in collaborazione con Varese4U – Archeo e dedicato all’Isolino Virginia e ai siti palafitticoli del lago di Varese; tra questi la palafitta “Ponti”.
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