Il polo culturale? Serve a salvare il Maga

L'assessore ai musei Mazzetti spiega la linea: il Comune acquisirà spazi da destinare a biblioteca, per alleggerire i costi di gestione del museo. "È nell'interesse della Fondazione che si arrivi al più presto"

Generico 2018

Una decisione considerata inevitabili, ora come ora. Per garantire la stessa continuità della Fondazione Zanella e del Maga di Gallarate. Polo culturale con museo e biblioteca insieme, dunque. «Altrimenti il museo fallisce».

«È un modo per preservare il Maga che ha tante potenzialità, a volte non sfruttate» dice Claudia Mazzetti, nominata assessore ai musei nel rimpasto post-Mensa dei poveri. «Andiamo a potenziare la struttura a favore del maggiore utente, i ragazzi che vanno lì a studiare. Si aggiunge cultura a un luogo di cultura».

La questione è – a questo punto – semplice: il Comune occuperà una parte degli spazi e va a sgravare la Fondazione Zanella da molti costi di festione. «Il Comune gestirà direttamente il Polo, individuando le figure necessarie all’interno del settore cultura: il Comune gestirà e la Fondazione avrà la sua parte di edificio. L’amministratore condominiale sarà il Comune, la Fondazione Zanella sarà un condòmino».

Quanto spazio prenderà il Comune? «Questa progettazione iniziale prevede nella Sala A la biblioteca a scaffale aperto e spazi per studiare e frequentare».

Quanto prevedete d’impegnare per questa operazione?
«Un milione di lavori, compresa progettazione, lavori e arredamenti. Una spesa che esula dal contrbuto».

E quanto consentirà di risparmiare, sulla gestione? «I risparmi gestionali sono in fase di valutazione» continua Mazzetti. «L’attuale biblioteca non ha consumi enormi, intorno ai 20mila euro di riscaldamento. I costi già esistenti per il Maga saranno divisi con la biblioteca, proporzionalmente allo spazio utilizzato. Le spese dei consumi rientrano nel bilancio del Comune».

Quindi, quanto potrebbe valere? «Oggi il Maga sostiene costi per 215mila euro di utenze: dipende dagli spazi, ma pensiamo di recuperare 50mila euro di spesa di cui si farà carico il Comune. Con l’efficientamento degli impianti già avviato, si può ridurre i costi per la Fondazione per 80-100mila euro. La compartecipazione sgrava la Fondazione Zanella ed è un modo per fare in modo che la cultura possa continuare ad avere spazio a Gallarate. È interesse della stessa Fondazione Zanella che al più presto si arrivi a una soluzione di Polo culturale per dividere le spese, che non sarebbero sostenibili».

Il riferimento è anche alla relazione del revisore al 31.12, «che non dava parere di continuità, senza un intervento importante». «L’aggiunta protocollata quest’anno fa riferimento all’ipotesi di Polo culturale e alla compartecipazione del Comune ai costi: viene preso atto che questo possa consentire il mantenimento della continuità della Fondazione».

Quante sono le risorse stanziate oggi? 575mila euro nel 2018, 560mila euro sul 2019, 545mila euro nel 2020. In riduzione, ma appunto ora da “compensare” con intervento diretto del Comune nell’ottica del Polo culturale.

Che tempi prevedete per il Polo? «Per definire i tempi serve un sopralluogo tecnico per valutare tutti gli aspetti, dall’utilizzo degli spazi a quali lavori servono. Definiti i preventivi, partiremo l’anno prossimo. La progettazione sarà affidata con gara».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 21 Ottobre 2019
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