Il sindaco Alberio:“Lo stallo in Fondazione Bernacchi fa male alla collettività”
Il braccio di ferro sulla nomina del direttore generale crea tensioni con l'amministrazione. Selvino Beccari attacca la maggioranza
Uno stallo che sa di braccio di ferro. L’ipotesi di richiamare la figura del manager all’interno della Fondazione Bernacchi Arioli sta provocando una netta spaccatura all’interno del suo CDA: da una parte i consiglieri nominati dal sindaco Alberio e dall’altro i componenti che rappresentano le altre realtà, dalla parrocchia all’Unitalsi, all’asilo di Voltorre all’associazione Gamberoni.
L’amministrazione ha deciso di criticare ufficialmente la posizione, definita ostruzionistica, della parte di consiglio che si oppone al ritorno del direttore generale alla guida della Fondazione: « Perché? – si chiede Silvana Alberio – Qual è o potrebbe essere il problema? Sinceramente non capiamo l’ostruzionismo che una parte del CdA esercita sull’altra facendo fatica a condividere scelte, documenti, e programmazioni, nascondendosi dietro una seppur reale, quanto inutile maggioranza di fatto. Che si sia perso di vista l’obiettivo finale? che non si sia lì per il bene e per fare in modo che questa fondazione lavori per i suoi ospiti e possa diventare non l’ultima spiaggia ma il luogo dove ognuno possa ancora sentirsi al centro della propria vita, sfruttando la meglio le proprie potenzialità? Se si andrà avanti così, non perderà certo né l’una né l’altra parte del Cda. Chi perderà sarà la nostra intera comunità, la parrocchia e tutti coloro che hanno un rappresentante in fondazione. Certo è che, sicuramente, chi perderà saranno coloro che lì vi vivono e i loro parenti costretti a vedere un fuoco di fila sulle loro teste».
Sulla questione interviene anche Selvino Beccari, capogruppo all’opposizione di Viva Gavirate: « La maggioranza del Consiglio è legittimata a deliberare secondo il principio ( una testa un voto) e cioè che ad ogni consigliere è attribuito un solo voto; la circostanza che alcuni consiglieri siano stati nominati dal Sindaco di Gavirate non attribuisce loro valore doppio al proprio voto. Anche il Sindaco di Gavirate deve rassegnarsi al principio che la maggioranza decide e questo anche quando il Sindaco di Gavirate si trova in minoranza.
Rispetto alla vexata quaestio della mancata nomina di un Direttore Generale, si deve dare atto ai consiglieri di aver saputo bene operare con competenza e che la nomina di un direttore generale di per sé non è garanzia di buon funzionamento; si pensi, a puro titolo esemplificativo, al caso della Fondazione Monsignor G. Comi di Luino a dimostrazione che i “manager” non sono la soluzione, anzi».
Una puntualizzazione che il Sindaco Alberio contesta: «Sarebbe meglio leggere lo Statuto prima di esprimere giudizi. La figura del direttore generale è prevista e finché non ci saranno modifiche al testo, occorre nominarlo».
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