Fabio Volo e le domande ancora senza risposta

Lo scrittore ha presentato al museo Maga il suo ultimo libro 'Una gran voglia di vivere' all'anteprima di Duemilalibri. «Come mai, a un certo punto, si guarda il proprio partner e si comincia a odiarlo?»

Fabio Volo alla prima di Duemilalibri

«Sono passati 18 anni dall’ultima volta che sono venuto qui, a Duemilalibri. Ma ne sembrano passati 40». È cominciata così, con un pizzico d’ironia, l’anteprima di Duemilalibri, quest’anno arrivato all’edizione numero 20. Protagonista, al museo Maga, Fabio Volo, autore del libro Una gran voglia di vivere appena pubblicato da Mondadori. Il quale, come hanno ricordato l’assessore alla cultura Massimo Palazzi e il sindaco Andrea Cassani, è tornato a Gallarate dopo esserci stato nel 2001, quando presentò il suo primo libro (Esco a fare due passi, Mondadori).

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Fabio Volo apre la XX edizione di Duemilalibri 4 di 17

Davanti a una grandissima folla – una sala arazzi completamente piena più una diretta streaming allestita al piano terra del museo, con qualche problema di connessione – Volo ha intrattenuto il pubblico con tante battute per alleggerire la serata («Mi dicono che sono ancora bello, nonostante l’età? È solo perché sono famoso, lo dicono anche al Gabibbo»). Tra gli ospiti, oltre alla padrona di casa Emma Zanella e la giunta al completo, anche Daniele Cassioli, campione di sci nautico e residente a Gallarate (quest’estate, nei mondiali di Skarnes in Norvegia, ha conquistato tre medaglie d’oro).

Ma di cosa parla l’ultimo libro di Volo? «È la storia – spiega lo scrittore di Calcinate – di Anna e Marco: una coppia in crisi, narrata in prima persona. Inizia in quel momento che tutte le coppie affrontano, prima o poi: il giorno in cui ci si sveglia, si guarda il proprio partner e ci sembra di non amarlo più. Il momento in cui si inizia quasi a odiare il partner, e ci si chiede: ‘È sempre stato così? L’ho sempre odiato?».

Fabio Volo alla prima di Duemilalibri

Il libro è diviso in due parti. La prima è la constatazione, reciproca, che le cose non stanno andando per il verso giusto: «Quando arrivano i dubbi, silenziosi, sibillini. Quando l’amore sembra ormai svanito». La seconda parte parla invece del lungo percorso della coppia per ritrovarsi, per tornare a un dialogo, e al tema del viaggio, centrale in tutta la letteratura mondiale: «I protagonisti hanno fatto il mio stesso viaggio, in Australia e Nuova Zelanda. Ma più in piccolo, perché io sono più ricco di loro (ride, ndr). Ho affrontato il tema del viaggio per tre motivi: il primo, è perché l’ho fatto personalmente, e ho vissuto esperienze degne di essere raccontate; ho provato a surfare, con pessimi risultati. Il secondo è che il viaggio e la crisi hanno molti aspetti in comune: se in un viaggio, lontano, si scoprono persone e culture completamente diverse da noi, anche in una crisi di coppia si entra in un terreno inesplorato. Il terzo motivo è che il viaggio impone di uscire dalla routine, e può essere negativo – in vacanza si litiga molto di più che a casa – ma può anche essere benefico».

Alla presentazione di un nuovo libro, in particolare se si tratta di un autore conosciuto e che ha già scritto diversi libri, spunta sempre una domanda? “È autobiografico; se no, quanto c’è dell’autore in esso?”. «In tutti i libri – risponde lo scrittore – c’è qualcosa di autobiografico. Qualcosa di mio c’è in questo romanzo. L’intento è quello di analizzare una crisi di coppia, molto comune, e la difficoltà di amare: molti non ne sono capaci, forse perché non lo hanno imparato dai genitori. E queste mancanze si palesano proprio quando passa l’euforia iniziale, simile a un’ubriacatura. Il difficile viene dopo».

Scrivere può aiutare a risolvere i propri enigmi, le questioni che ci attanagliano. Ma non è così per Fabio Volo, che confessa di aver iniziato a scrivere questo libro «con una domanda in testa. Ma non ho ancora trovato la risposta. E vale per tutti i libri che ho scritto finora».

Fabio Volo, Benedetta Parodi, Alessandro Barbero e tanti altri alla ventesima edizione di Duemilalibri

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caccianiga.marco@yahoo.it
Pubblicato il 22 Novembre 2019
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