Milano è un carro armato: niente da fare per la Openjobmetis
La squadra di Caja non trova ritmo nel tiro da 3 punti e perde nettamente il confronto con una AX Exchange dove brillano gli italiani (93-69)
Dopo due mesi non del tutto brillanti, Milano sta ora confermando le previsioni estive: a farne le spese è la Openjobmetis, mai in partita nel derby numero 179 contro Milano e sconfitta con un nettissimo 93-69. Una batosta non brutta come quella con Sassari (che era arrivata in casa, senza spunti positivi) ma comunque pesante per una Varese apparsa troppo imprecisa e forse anche un po’ impaurita davanti alla notevole potenza di fuoco milanese. Una cosa, quest’ultima, a cui non eravamo abituati: negli anni scorsi al Forum i biancorossi di Caja avevano spesso dato filo da torcere ai padroni di casa, a differenza di questa volta.
Per provare a scardinare la difesa di casa, Varese avrebbe avuto bisogno di una mira “speciale” nel tiro da 3 punti, l’arma più importante a disposizione di Mayo e soci, ma questa volta le munizioni sono apparse bagnate, addirittura fradice a inizio partita. Il play-bomber biancorosso è un esempio in questo senso, 2 su 11 dall’arco, ma anche i suoi compagni hanno fatto troppo spesso cilecca. Senza triple a muovere il punteggio (anche per via della fisicità dei milanesi che sui cambi difensivi hanno spesso chiuso ogni spazio agli ospiti), per la Openjobmetis tutto è diventato difficile: Simmons non ha ricevuto rifornimenti sotto e solo qualche invenzione di Peak o Clark in avvicinamento ha dato un po’ di scosse.
Milano è comunque rimasta imperturbabile anche perché ha avuto tanto dai suoi italiani: migliore in campo Moraschini, Biligha potente e preciso nei pressi del canestro, Della Valle, Brooks e Cinciarini utili nelle rotazioni. Con questa pattuglia azzurra Messina ha potuto gestire le sue stagionate star straniere (meno di 3′ per Scola, 13′ per Rodriguez) senza mai vedersi riavvicinare da Varese, merito anche di un’ottima circolazione di palla che ha portato l’AX a segnare dall’arco con il 48%.
Passata la buriana, Varese dovrà riprendere il lavoro senza guardarsi alle spalle: domenica prossima a mezzogiorno c’è un’altra partita difficile ma indubbiamente più giocabile contro l’altalenante Brescia di Tyler Cain. Obbligatorio ritrovare precisione dall’arco e aggiungere qualche altra soluzione all’attacco, dove però il Clark visto questa sera può essere un tassello importante. Intanto Riccardo Cervi ha fatto capolino al Forum con la tuta di Varese: chissà se sia un segnale per il futuro prossimo.
COLPO D’OCCHIO
A differenza da qualche derby recente e dalla partita di venerdì in Eurolega, il Forum è lontano dallo riempimento anche se la cornice per la gara numero 179 tra le due grandi di Lombardia è assolutamente degna. Tanti – almeno 300 ma probabilmente di più – i tifosi provenienti da Varese che si fanno anche sentire a livello di decibel.
PALLA A DUE
Attilio Caja, ex di turno, conferma Matteo Tambone nel quintetto base accanto a Mayo, tenendo così Clark e Jakovics di rincorsa. Messina, dopo due mesi in cui ha dovuto valutare gli infortunati, ha ora l’imbarazzo della scelta. Fuori Tarczewski e White, spazio alla pattuglia italiana e fiducia (mal riposta) da Shelvin Mack in regia. Sotto canestro Gudaitis a sbarrare la strada a Simmons.
LA PARTITA
Dopo una serie di errori di qua e di là, è l’Olimpia ad accendersi per prima con Caja costretto a chiamare lo stop sul 7-0 interno. Nella seconda parte del quarto iniziale Varese riparte e torna a -3 con Vene e con l’impatto di Clark, ma poi una serie di fischi poco convincenti (subito due falli di Simmons) mandano a ripetizione l’AX in lunetta. Un punto per volta e si scava il break: 27-14 alla prima sirena.
Per rimanere intorno ai dieci di distacco la OJM sfrutta un paio di sprazzi di Mayo, primi e ultimi della serata, ma poi l’inatteso Biligha mette 6 punti dalla media o in gancio, Brooks aggiunge una tripla che significa fuga mentre Moraschini non rialza mai il piede dall’acceleratore. Dalla parte opposta Varese tira spesso e male (1/8 da 3 nel periodo) e gestisce anche in malo modo qualche pallone sul finire di periodo, dissolvendo così le speranze di riavvicinarsi al -10 (47-30).
Un minibreak di 4-0 ospite a inizio ripresa (tripla di Clark, libero a segno sul tecnico a Messina) è subito stoppato da Milano, con Vene che fallisce un paio di tiri aperti per un riavvicinamento maggiore. Clark inventa qualcosa ma Rodriguez e Moraschini spingono l’Olimpia intorno al +20, ancora poco rispetto alla mezz’ora quando il tabellone dice 74-45 grazie alla striscia firmata Nedovic.
IL FINALE
Toccato lo sprofondo, Varese ha almeno un po’ di energia e di voglia per risalire: le percentuali dall’arco migliorano leggermente, Natali da 3 riporta a -20 dopo quattro liberi in fila di Jakovics, mentre Simmons si ritaglia qualche spazio in attacco grazie ai tap in vincenti. Milano, comunque, è in pieno controllo con Cinciarini ad aggiungere punti e Biligha a far la guardia al canestro. E quando anche Burns trova gloria da fuori, iniziano a correre i titoli di coda (93-69).
Caja non fa drammi: “Difficile competere con un’avversaria così”
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AX EXCHANGE MILANO – OPENJOBMETIS VARESE 93-69
(26-14, 46-30; 74-45)MILANO: Mack 2 (1-6, 0-3), Nedovic 10 (3-8 da 3), Moraschini 17 (1-1, 4-6), Micov 7 (1-1, 1-2), Gudaitis 8 (2-3); Della Valle 8 (0-1, 1-2), Biligha 8 (4-4), Rodriguez 6 (1-3 da 3), Cinciarini 11 (2-3, 1-1), Burns 5 (1-1 da 3), Brooks 10 (2-2, 1-1), Scola 1. All. Messina.
VARESE: Mayo 10 (0-1, 2-11), Tambone (0-1, 0-3), Peak 13 (2-7, 1-5), Vene 12 (3-5, 2-6), Simmons 11 (3-4); Clark 14 (3-6, 2-5), Jakovics 4 (0-1, 0-2), Natali 3 (1-1 da 3), Gandini, Ferrero 2 (1-3, 0-4). Ne: De Vita, Seck. All. Caja.
ARBITRI: Begnis, Paglialunga, Nicolini.
NOTE. Da 2: M 13-18, V 12-28. Da 3: M 13-27, V 8-37. Tl: M 28-38, V 21-25. Rimbalzi: M 31 (5 off., Mack, Moraschini, Brooks 4), V 37 (19 off., Simmons 8). Assist: M 23 (Nedovic 6), V 13 (Mayo 4). Perse: M 10 (Cinciarini 3), V 12 (Mayo 3). Recuperate: M 6 (Brooks 2), V 3 (Jakovics, Simmons, Mayo 1). Usc. 5 falli: Vene. Tecnico a Micov (15.25), a Messina (20.32). F. antisportivo: Mack (34.29). Spettatori: 7.608.
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