Sicurezza, da rifare la scala antincendio della scuola elementare
La scala antincendio del complesso del Gorlino non è a norma di legge e andrà rifatta: il gruppo di opposizione chiede spiegazioni all’Amministrazione comunale
Una scala antincendio da rifare e tante domande sulla sicurezza degli alunni delle scuole elementari: nelle ultime settimane, le pagine social dedicate a Gorla Minore hanno visto l’acceso confronto fra i cittadini, preoccupati per le condizioni della scala antincendio del complesso del Gorlino (che comprende alcune classi delle elementari). L’argomento è diventato anche oggetto di una interrogazione da parte del gruppo di opposizione ‘Progetto per Gorla + Viva’, interessato a capire l’andamento dei fatti che hanno portato all’attuale situazione di stallo, con una scala non idonea.
L’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Migliarino, spiega quanto avvenuto: «Il problema legato alla scala antincendio del Gorlino risale all’assegnazione dell’appalto alla ditta che vinse il bando di gara per i lavori, la quale consegnò poi un’opera che non può ottenere le certificazioni necessarie come uscita di emergenza. L’impresa ha realizzato un montaggio fisso, con le saldature, invece del montaggio mobile che sarebbe dovuto esser scelto: questo impedisce alla struttura di essere validata come a norma, nonostante – ed è importante evidenziarlo – sia solida. Quando ci siamo accorti degli errori compiuti, abbiamo cercato di far sistemare quanto fatto e di rifare il basamento, perché il nostro obiettivo era portare a termine i lavori in modo che la scuola potesse avere la scala di antincendio idonea nel più breve tempo possibile. Purtroppo ciò non è avvenuto e adesso ci stiamo rivalendo sull’impresa riscattando la fidejussione».
Argomentazioni, quelle fornite dall’Amministrazione comunale, che non soddisfano il capogruppo di opposizione, Fabiana Ermoni: «La scala che ci troviamo ad avere non è antisismica, è pericolosa e andrà rifatta: ci chiediamo pertanto se le cose non avrebbero potuto esser gestite diversamente. I controlli sono arrivati in ritardo, nonostante la prima perizia già denunciasse dei problemi e ci ritroviamo ora una scala da riadattare completamente. L’intervento sarebbe dovuto essere più celere: se il lavoro dell’impresa non era adeguato, avrebbero dovuto interrompere il rapporto d’affari immediatamente».
Ermoni punta i riflettori anche sul piano di evacuazione della scuola: «Ci sorprendiamo di come l’istituto abbia accettato un piano di sicurezza con un’uscita di emergenza dall’ingresso principale, mentre la via di fuga dovrebbe essere secondaria rispetto a quella principale. Il nostro gruppo non vuole fare polemica – tiene a sottolineare – abbiamo semplicemente a cuore la sicurezza degli scolari. In quest’ottica abbiamo chiesto spiegazioni anche sulla recinzione della scuola materna, che non appare affatto adeguata. E’ un argomento importante, da non sottovalutare: stiamo parlando dell’incolumità dei nostri bambini».
«Il piano di evacuazione della scuola è adeguato – controbatte Migliarino – è stato modificato a causa del problema alla scala antincendio, ma non comporta criticità. Le necessarie prove sono state fatte: la legge impone una distanza massima di 45 metri dall’aula più distante all’uscita e ciò è rispettato. In caso di allarme, le classi del piano superiore uscirebbero dall’ingresso principale, mentre le classi del piano terra sul basamento realizzato insieme alla scala, quindi non è necessario creare allarmismi. È chiaro che anche noi abbiamo tutto l’interesse a portare a termine il lavoro il prima possibile: a breve ci sarà una nuova gara, che ci consentirà di rifare la scala in tempi brevi».
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