Montagnoli spiega gli aumenti e rilancia l’impegno su ludoteca e Stanza da thè
Il sindaco replica alle accuse della minoranza e chiarisce sugli aumenti ai servizi: «Cerchiamo di tenere i conti a posto. Ma su quei servizi ci puntiamo: stiamo preparando alcune iniziative per l'anno prossimo». Ma in città si sta preparando una raccolta firme
«Non toglieremo alcun servizio. Abbiamo cercato di adeguare i costi di alcuni servizi per recuperare parte delle spese; ma la ludoteca e la Stanza del thè rimangono e ci puntiamo». Fabio Montagnoli è tranquillo. Non attacca frontalmente la minoranza, ma risponde alle critiche dei giorni scorsi nate a seguito della pubblicazione delle nuove tariffe, che entreranno in vigore nel 2020.
«I servizi che il comune offre – afferma il sindaco, eletto il 26 maggio scorso – rappresentano delle spese. La ludoteca costa 30 mila euro all’anno, con cui paghiamo una cooperativa, un dipendente comunale e un ragazzo del servizio civile; con le nuove tariffe, recuperiamo soltanto il 30%». Le tariffe aumenteranno, dai 20 euro all’anno di quest’anno, a 28 euro al mese. «Ma – come ha precisato l’assessore al bilancio Roberta Mantovan – nei comuni vicini i costi sono anche superiori. I dati – prosegue – dicono che tra gli iscritti molti non sono residenti in paese. Probabilmente è proprio perché qui i costi sono più bassi».
I consiglieri di opposizione avevano escluso che ci fossero obblighi della Corte dei Conti nei confronti del comune di Arsago, e per loro era da ricondurre «a una precisa scelta politica». Ma Montagnoli ha replicato: «Io non ho mai detto che la Corte dei Conti ci ha imposto qualcosa; non potrebbe neanche farlo. Noi ci siamo attenuti all’articolo 117 del Tuel (il Testo Unico degli Enti Locali, ndr) che recita così: “Gli enti interessati approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione“».
Aggiornamento delle 19:26: Montagnoli precisa di non aver detto che la Corte dei Conti non può fare niente nei confronti del comune, ma che «essa verifica le leggi e, se non applicate in maniera corretta, può aprire la procedura d’infrazione».
Il sindaco ha quindi ribadito l’impegno sui servizi, che non intende smantellare: «Sulla Stanza del thè abbiamo in mente alcuni progetti per l’anno prossimo; ci puntiamo molto perché offrono un servizio importante per le donne». E Mantovani accoglie positivamente il passaggio dei gestori ad associazione, previsto per il prossimo anno, come aveva chiesto l’amministrazione: «Così sarà più facile per loro raccogliere le iscrizioni, e il rapporto con noi sarà più facile. Oggi il bacino d’utenza è effettivamente basso: speriamo che così si riesca ad aumentarlo».
«La nostra porta è sempre aperta. La minoranza ha chiesto pubblicamente un confronto, ma finora non sono venuti a parlarmi. Io sono disponibile». Il prossimo consiglio, previsto per mercoledì 18 dicembre alle ore 19, si preannuncia caldo: tra i punti all’ordine del giorno, ci sarà anche da votare il bilancio di previsione. E alcuni cittadini potrebbero portare una raccolta firme per protestare contro l’aumento delle tariffe, che sta girando da diversi giorni in comune.
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