Chiuse le concessionarie Terreni Elsauto, in 12 restano a casa
Chiudono i battenti le sedi di Busto Arsizio, Gallarate e Parabiago del gruppo che da quasi 60 anni rappresentava il marchio Citröen

Il gruppo Terreni Elsauto chiude i battenti. Si chiude così una storia iniziata nel 1962 a Parabiago con la prima concessionaria alla quale si sono susseguite le aperture di Busto Arsizio e Gallarate.
L’azienda nacque 58 anni fa per volontà di Franco Terreni, appassionato meccanico e progettista. Negli anni sessanta, periodo di cambiamento radicale per l’automobile che, nel frattempo, era diventata il mezzo di trasporto di massa degli italiani, Terreni capisce per tempo il mutamento dei costumi e decide di inserirsi con forza nel settore. Dopo Parabiago apre quella di Legnano.
Per decenni il nome di Terreni è sinonimo di Citröen e al quale si aggiunge Elsauto con l’ingresso della moglie Elsa Castoldi che apre le sedi di Busto e Gallarate. Negli ultimi anni è stata la figlia Raffaella Terreni a gestire il gruppo ridisegnato sotto il nome di Terreni Elsauto.
Le cicliche crisi del settore automobilistico e i cambiamenti in atto nel modo di muoversi dei cittadini (car sharing, treno, auto elettrica) hanno cambiato il mercato dell’auto profondamente. Negli ultimi anni si è assistito alla chiusura di importanti concessionarie con nomi come quello di Fiora o a grandi raggruppamenti come quello realizzato da Autotorino dopo aver acquisito il gruppo Malvestiti.
Per Terreni Elsauto le cose non sono andate molto diversamente. Negli ultimi mesi al gruppo era stato revocato il marchio da parte della casa produttrice (che a parte del gruppo Psa) e anche il tentativo di salvare le concessionarie e i posti di lavoro non è andato a buon fine con un acquirente che poi non si è concretizzato. Oggi le tre sedi sono chiude e i 12 lavoratori rimasti sono in attesa delle lettere di licenziamento.
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