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Il consigliere Usuelli dubbioso: “Davvero così tanti malati cronici in Lombardia?”
I numeri sui pazienti cronici gravano sulla spesa sanitaria prevista dalla riforma del 2015
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Quanti malati cronici ci sono in Lombardia, e quanti ce ne saranno tra cinque anni?
È la domanda che Michele Usuelli, Consigliere della Regione Lombardia +Europa/Radicali ha posto alla commissione sanità di Regione Lombardia in avvio di discussione per il rinnovo del Piano quinquennale sociosanitario lombardo, obbligatorio per legge scaduto nel 2014 in Lombardia.
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«Secondo la Regione Lombardia su 10 milioni di abitanti 3 sono malati cronici – osserva Usuelli -Negli ultimi anni ci sarebbero 500.000 nuovi cardiopatici, un incremento del 135% dei pazienti cronici gastroenterici e del 213% delle persone colpite da malattia autoimmune. La popolazione lombarda è davvero affetta da una così alta incidenza di malattie croniche? Oppure si tratta di una manipolazione sanitaria?».
La sensazione del consigliere è che: « i dati relativi ai malati cronici, tuttavia, sembrano il riflesso della riforma voluta da Maroni, mai decollata. Cosa comporta, nell’ambito della riforma, essere un malato cronico? La Regione Lombardia avvisa il cittadino considerato malato cronico mediante lettera, informandolo di poter attivare la presa in carico della sua condizione. In termini economici questo equivale, in un anno, a un rimborso di 1.000 euro che la Regione Lombardia paga all’ente che ha in carico il paziente, indipendentemente dalle sue reali necessità: se, per esempio, il cittadino ha bisogno di esami per un totale di 400 euro, sarà sottoposto comunque a 1000 euro di analisi».
Un incremento così alto di malati cronici lascia supporre, spiega Usuelli, che siano stati etichettati come tali pazienti che, in realtà, non lo sono affatto: un cittadino che fa l’aerosol con un farmaco che cura anche l’asma, per esempio, potrebbe essere catalogato dalla Regione come malato cronico, anche se è solo raffreddato.
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