Ex-Lazzaroni, a che punto siamo
Colombo (Per Uboldo) denuncia lo stato di abbandono dell'area, il sindaco Clerici prende tempo, la proprietà sta cercando acquirenti per realizzare i progetti deliberati tra il 2016 e il 2018
Recentemente il consigliere di minoranza del gruppo Per Uboldo Alessandro Colombo ha posto diversi interrogativi sulla sorte dell’ex sede uboldese della Lazzaroni, la nota azienda produttrice di “amaretti”, lamentando nuovamente la situazione di degrado e abbandono in cui oggi versa lo stabile.
Il sindaco Luigi Clerici, puntualizzando che si tratta di un’area privata e che non versa in condizioni di allarme sanitario, preferisce non rilasciare dichiarazioni sull’argomento «per non ostacolare la ricerca di acquirenti», commenta il primo cittadino.
Ma a che punto è la situazione?
Punto fermo della vicenda è l’accordo raggiunto nel 2016 dall’amministrazione Guzzetti, accordo che ha ricevuto poi il via libera da Regione Lombardia e che prevede la trasformazione della ex-Lazzaroni in un punto vendita con alcuni esercizi commerciali (non grande distribuzione). Una volta conclusa l’operazione, il comune di Uboldo incasserà ben 5 milioni di euro tra oneri e costi di costruzione, che potrà poi reinvestire nel territorio.
Concluso l’iter burocratico con l’amministrazione comunale, i proprietari sono ora alla ricerca di acquirenti o affittuari commerciali, interessati ad aprire un punto vendita nell’area. La licenza regionale scadrà a marzo 2021, ma fino ad allora i proprietari potranno usufruire del tempo che la Regione gli ha concesso per trovare acquirenti.
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