Maschere, riti e cerimonie: il Carnevale in Piemonte è molto più di una festa
Un evento che porta con sé usanze e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione e una buona occasione per scoprire il territorio
Da Ivrea a Varallo, da Domodossola a Mondovì: il Carnevale in Piemonte è molto più di una festa “comandata” ma una manifestazione che porta con sé tradizioni, storia, socialità e cultura.
Proprio per questa ragione la Regione Piemonte, in collaborazione con i Comuni, le Agenzie Turistiche Locali e le Associazioni culturali, ha lavorato la stesura di un programma sulle diverse interpretazioni del Carnevale. Obiettivo: aumentare la visibilità dei principali momenti culturali e identitari piemontesi.
Ammantate di leggenda, espressione della storia locale, le celebrazioni del Carnevale diventano un’occasione speciale per scoprire il Piemonte meno noto attraverso queste manifestazioni culturali che esprimono l’identità dei singoli territori.
Da segnalare la tradizione dei Carnevali storici piemontesi connotati da usanze e cerimoniali che culminano in variopinte parate di carri allegorici guidate dal Re e dalla Regina della festa, tra musiche, danze, coriandoli, degustazioni conviviali delle specialità locali più golose, per concludersi con un grande falò che segna l’inizio del periodo quaresimale. Tra i Carnevali storici di più lunga tradizione, da ricordare: il Carnevale di Ivrea, il più antico d’Italia; il “Carnevalone” di Chivasso con la spettacolare sfilata di carri allegorici, Santhia e Borgosesia. E, ancora, il Carlevè ‘d Turin, con la maschera di Gianduja e la compagna Giacometta, Alessandria, Biella, Carignano, Crescentino, Domodossola, Mondovì, Pinerolo, Saluzzo, Vercelli, ciascuno con le proprie maschere e personaggi tipici, i riti, i concorsi, le sfilate e i dolci e piatti caratteristici proposti nelle piazze.
Una nota a parte, per tipicità, merita La Lachera, il rituale carnevalesco di Rocca Grimalda (in provincia di Alessandria): un coloratissimo corteo nuziale accompagnato da figuranti in costume.
Nel periodo compreso fra l’Epifania e l’inizio della Quaresima, la ricchezza culturale del Piemonte si rivela anche in eventi che fanno riferimento ad antichi cerimoniali primaverili propri del mondo agricolo e montano: carnevali alpini e feste di fine inverno di origine precristiana, riti propiziatori di buon auspicio per i raccolti che si tengono nel periodo lasciato vuoto dal calendario agrario e che ancora oggi in molti luoghi rivivono grazie a volontari e associazioni.
Nel Torinese: a Chiomonte con la “Puento”, a Salbertrand con il “Carnavà du Gueini”; a Venaus e Giaglione con le danze degli Spadonari, a Mompantero col celebre Ballo del’Orso, in borgata Lajetto di Condove con le Barbuire, a Volvera con l’Orso e la Capra. Nel Cuneese a Valdieri e Cortemilia, rispettivamente con l’Orso di Segale e l’Orso di Piume e a Pontechianale con i Loups. A Tonco, in provincia di Asti, infine, è la Giostra del Pitu (tacchino) a rinnovare l’antico rito contadino primaverile di purificazione e fertilità.
Oltre 50 i Comuni piemontesi che hanno risposto alla raccolta eventi, tutti consultabili online nella sezione dedicata del sito di promozione turistica: www.visitpiemonte.com
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.