“Paese in quarantena“, ma è una fake, il sindaco denuncia
È una finta pagina Televideo messa in circolazione giovedì. «Informazioni pericolose e oltraggiose nei confronti delle vittime»
Non fa ridere, e non è uno scherzo, anche a carnevale: si chiama piuttosto procurato allarme, reato punito dal codice penale.
Da ieri, giovedì 27 febbraio gira sulle chat di whatsapp una notizia realizzata ad arte sotto le sembianze di una pagina televideo nella quale si fa riferimento a cinque casi di Coronavirus in provincia di Varese a Cugliate Fabiasco.
Il sindaco Angelo Filippini ha intercettato la pericolosa bufala nella quale si fa tra l’altro riferimento alla decisione dell’autorità locale di aprire “un centro infettivologico presso la sede comunale“.
Frasi che nella migliore delle ipotesi sono frutto di ignoranza, nella peggiore brodo di coltura di un intento doloso di creare allarme, in un momento molto delicato per la vita del Paese e delle comunità locali.
«Oltre ad essere un pericolo per tutti, queste informazioni sono anche un oltraggio nei confronti delle vittime e di chi sta affrontando la malattia», spiega lo stesso sindaco che smentisce nella maniera più categorica la notizia.
«Per questo sporgerò subito denuncia alla procura della repubblica», conclude l’amministratore.
Nella notizia si fa riferimento, tra l’altro ad analisi effettuate in una vicina struttura sanitaria che naturalmente non è abilitata a gestire analisi tampone legate alla possibile presenza di Covid-19.
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