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Chiudiamo. Ci siamo messi una mano sulla coscienza
Nella giornata di martedì 10 marzo è stato un susseguirsi di annunci sulle rispettive pagine Facebook: si chiude. E si chiude insieme
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Nella giornata di martedì 10 marzo è stato un susseguirsi di annunci sulle rispettive pagine Facebook: si chiude. E si chiude insieme.
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La dichiarazione collettiva la si è letta nel gruppo Attività Artigianali delle Tre Valli Varesine e riguarda un cospicuo numero di attività dislocate nei comuni che da Ponte Tresa risalgono fino alla Valganna, passando da Cugliate e Marchirolo.
Vini Rossetti, Osteria del Carde, Why Not Café, Okey Pu, Pasticceria Bacilieri, La Serra di Donatella , Vida Loca, La Trattoria del Lago e tante altre realtà imprenditoriali del territorio abbassano le saracinesche, “è un’iniziativa presa in tutta autonomia, ci siamo messi una mano sulla coscienza e per il bene di tutti abbiamo deciso così! Preghiamo anche le altre attività di seguire la nostra scelta ed aderire perché è solo facendo così che si può limitare il contagio e fare in modo che questa situazione finisca al più presto!
Tante lo stanno già facendo e tra oggi e domani chiuderanno”, spiegano Marco e Veronica che gestiscono il Why Not, un locale lungo la statale a Marchirolo.
Senso di responsabilità e un invito all’emulazione diretto ai colleghi sono dunque i motivi principali che hanno portato alla decisione, con una nota di rammarico perché, continuano a spiegare i due ragazzi “alla fine ci siamo assunti noi una responsabilità che lo Stato pare non volersi prendere. Vietando alle persone di uscire implicitamente stai anche impedendogli di andare al bar, al ristorante, in enoteca, dal fiorista. Però non c’è stato un divieto esplicito. Allora ci assumiamo anche questa responsabilità, perché pensiamo sia necessaria. E crediamo sia importante sia una scelta collettiva, dove ognuno fa il suo ma dove è fondamentale non essere i soli. Danni economici ne avremo sicuramente, ma adesso la cosa più importante è pensare all’emergenza e farla rientrare”.
Medaglia al senso civico a questi piccoli imprenditori e alle loro famiglie che in un momento di grande difficoltà come questo hanno saputo fare squadra per tutelare la collettività e che saranno pronti a farla ripartire appena sarà possibile farlo. Speriamo sia presto.
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