
L’ordine degli avvocati: “Nessuna condotta illecita resterà impunita“
In una nota gli ordini provinciali della Lombardia stigmatizzano il comportamento di alcuni studi legali durante la crisi sanitaria

Mancanza di correttezza in un momento di crisi: gli ordini degli avvocati delle provincie lombarde non ci stanno e in una nota comunicano disappunto es stigmatizzazione per il comportamento di alcuni studi professionali. Riceviamo e pubblichiamo il contenuto della comunicazione ufficiale che riguarda anche l’ordine di Varese.

I Presidenti degli Ordini appartenenti all’Unione Lombarda degli Ordini Forensi, preso atto che:
– negli ultimi giorni sono comparsi sui social media video e messaggi di avvocati
che, approfittando dell’emergenza Covid 19, pubblicizzano particolari competenze dei propri studi, capacità di operare e di garantire i regolari standard di efficienza”;
– in alcuni casi questi si sono spinti ad offrire le proprie prestazioni per “contrastare l’emergenza” e persino a sollecitare da parte dei familiari delle vittime azioni risarcitorie contro Ospedali, Medici ed Infermieri, ossia proprio coloro che in questo momento mettono a repentaglio la propria vita per salvare la nostra;
– in altri casi, si rendono disponibili ad assistere gratuitamente i sanitari per ogni
possibile conseguenza legale che dovessero subire o per ogni possibile problema giuridico che dovessero affrontare in conseguenza delle condotte tenute nella emergenza epdiemiologica;
ed inoltre che:
– dette iniziative in taluni casi sono state promosse anche attraverso sigle ingannevoli;
– alcune aziende, anche importanti, hanno offerto assistenza legale gratuita, attraverso i propri legali interni o fiduciari, per ogni evenienza derivante dall’emergenza epidemiologica, pur avendo un oggetto sociale diverso dalla
tutela legale;
– la circostanza che non abbiano seguito una via diretta per andare incontro alle
esigenze dei cittadini, ad esempio offrendo agevolazioni inerenti alla propria
attività sociale, induce al sospetto che la proposta di assistenza celi un tentativo
di espansione commerciale mediante una mera operazione di marketing;
considerato
– che tali comportamenti, quando coinvolgono Avvocati, gettano un velo di
discredito sull’Avvocatura che, viceversa, partecipa a questa tragedia nazionale
con senso di responsabilità e vicinanza alle professioni sanitarie che tanto si
stanno prodigando per la collettività, pagando anche un pesante tributo in
termini di perdite umane;
– che le suddette condotte dietro l’intento filantropico celano quello di accaparramento di clientela e pubblicità fuori dai canoni consentiti all’Avvocato dal Codice Deontologico Forense;
– che è dovere dei Consigli degli Ordini degli Avvocati vigilare sulla condotta
degli iscritti e trasmettere al Consiglio Distrettuale di Disciplina gli atti relativi
ad ogni violazione di norme deontologiche di cui siano venuti a conoscenza, a
tutela della collettività e della professione di Avvocato.
Tutto ciò premesso, i Presidenti di tutti gli Ordini degli Avvocati della Lombardia, stigmatizzano fortemente le condotte sopra descritte di coloro che, nello squallido tentativo di recuperare clientela e cercare visibilità attraverso i social media, approfittano del particolare e drammatico momento emergenziale e comunicano che nessuna condotta illecita resterà priva di denuncia e conseguente trasmissione degli atti ai competenti Consigli Distrettuali di Disciplina, e che con lo stesso rigore saranno valutati i casi passibili di denuncia nei confronti dell’Autorità Garante della concorrenza.
Milano, 29 marzo 2020
I Presidenti degli Ordini di Bergamo, Brescia, Busto Arsizio, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Monza, Pavia, Sondrio, Varese.
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