Il furbetto del “cambio cane“
La storia di una lettrice di Varesenews alle prese coi misteri della mente umana, fra furbizia di alcuni e rabbia per il mancato rispetto delle regole
Buongiorno,
vorrei raccontare quel che mi capita di vedere in questi giorni di #iorestoacasa frazione di un piccolo paese del Varesotto…. casa con bel giardino, cani che giocano.
Si apre il cancello esce un uomo in tuta, scarpe da tennis, borsello a tracolla, cappellino e occhiali da sole al guinzaglio un bel cane bianco. Con passo deciso, svolta a sinistra e si avvia per il solito giretto, i canonici duecento metri?
Noo qualcosa come quattro/cinque chilometri e dopo un oretta eccolo di ritorno…
Giusto il tempo di cambiare il cane, ora al guinzaglio c’è un bel cane grigio…
Lo stesso passo deciso, stavolta la svolta a destra… e dopo un’altra oretta eccolo di ritorno.
Caro signore, grazie!! Mi hai fatto apprezzare una volta di più tutte quelle persone che hanno compreso quale valore, quale rispetto, quanto affetto c’è nel restare a casa .
Grazie a VN per avermi ascoltato
Lettera firmata
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spero solo che non fosse lo stesso cane bianco di prima…RIDIPINTO. Con certi
tipetti non si sa mai.
“tuta, scarpe da tennis, borsello a tracolla, cappellino e occhiali da sole al guinzaglio un bel cane bianco”
manca giusto una cosa…la più grave…LA MASCHERINA???