La nuova frontiera dell’emergenza covid è nelle case di riposo

Piccoli focolai all'interno delle comunità fragili e a rischio. Spesso senza indicazioni precise e con dispositivi di sicurezza limitati, gestiscono vere emergenze. I casi della Fondazione Molina a Varese, della Sacra Famiglia di Cocquio, della Provvidenza di Busto, della Residenza Ai Pini di Besano e della Madonna della Croce di Viggiù

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Comunità fragili e a rischio, le case di riposo sono spesso state lasciate da sole nell’affrontare la minaccia del Covid. 
Una minaccia che è diventata realtà in alcune comunità che oggi si trovano ad affrontare una vera e propria emergenza.
Casi e segnalazioni che giungono dalle case di riposo chiuse ormai dal 5 marzo. 

Una quarantina di casi alla Sacra Famiglia di Cocquio Trevisago

«Focolaio» alla Sacra Famiglia, presidiato l’ingresso

Focolaio alla Fondazione Molina di Varese

“Mia nonna è morta intubata. Ma non aveva mai avuto problemi respiratori”

Alla Fondazione sant’Erasmo di Legnano è morto un infermiere a causa del Covid 19

La Fondazione Sant’Erasmo piange la morte di un suo infermiere

Sette ospiti positivi e 25 con sintomi alla Provvidenza di Busto Arsizio

La sfida della Provvidenza per i suoi 400 anziani: “Abbiamo bisogno dei tamponi”

Monitorata la situazione alla Residenza Ai Pini di Besano: tamponi ai dipendenti

A Besano picco di morti alla Residenza i Pini: “Rsa lasciate sole”

A Viggiù, un operatore positivo ma tutti gli ospiti stanno bene

Un operatore sanitario della Rsa Madonna della Croce positivo al coronavirus

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 02 Aprile 2020
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