Colombo: “Faremo tutto il possibile per contrastare l’emergenza”
Il sindaco mette sul tavolo alcune proposte, come la riduzione della TARI chiesta anche dell’opposizione: “Tutti insieme possiamo trovare soluzioni”
Cercare ogni forma possibile di sostegno economico alle realtà di Cardano al Campo, insieme alla minoranza. È il pensiero del sindaco Maurizio Colombo, intervenuto per spiegare le sue idee per immaginare la ripresa della città nelle fasi 2 e 3 della lotta al coronavirus.
”Riuscire ad intervenire in aiuto dei concittadini del commercio, industria, artigianato e quant’altri avranno bisogno è un dovere che sentiamo crescente con la percorrenza delle prossime fasi del tempo di contrasto alla pandemia di Covid-19”, ha dichiarato Colombo. “Questa amministrazione si sta muovendo per cercare ogni forma possibile di sostegno economico alle realtà produttive di Cardano al Campo per aiutarli in questa problematica ripartenza. Da qualche settimana appunto insieme alla giunta nella sua interezza ed in particolare con l’assessore al Bilancio, si sta cercando, tra i vari capitoli di bilancio, le risorse necessarie per interventi mirati alle necessità dei cittadini che con il loro operato hanno contribuito sino a oggi a tenere viva la realtà produttiva della città”.
Mano tesa alle opposizioni
“Registro con piacere – ha proseguito – dalle comunicazioni che mi arrivano ogni giorno nella posta che anche i membri della minoranza, oltre che della maggioranza,sono concordi e attendono di poter deliberare unanimemente sugli aiuti che si potranno offrire. Assicuro da subito l’impegno a mettere in campo tutto il possibile per attuare quello che l’emergenza del momento richiede.
TARI, pubblicità, suolo pubblico
“È in fase di avanzata valutazione la riduzione della TARI (proposta nei giorni scorsi da Progetto Cardano, ndr), dell’imposta sulla pubblicità, dell’imposta sull’occupazione del suolo pubblico”, ha annunciato il sindaco. Sto organizzando di persona e accompagnato dall’assessorato al commercio e attività produttive la visita ai negozi di somministrazione di alimenti e bevande per poter valutare con loro, direttamente sul posto, la possibilità di individuare spazi esterni provvisori che permettano di poter far vivere i loro esercizi secondo le nuove regole di sicurezza, oltre allo studio delle possibili forme di intervento al sostegno del canone di affitto, qualora lo stato non dovesse intervenire in modo concreto a mitigare le enormi difficoltà che i 2 mesi di obbligato lockdown hanno provocato”.
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