“Grande Trittico Lombardo”, parola a chi lo ha già vinto: Sonny Colbrelli

Il corridore bresciano è l'unico tra quelli in attività ad aver centrato il successo a Tre Valli, Bernocchi e Agostoni. «A Varese nel 2016 il trionfo più difficile»

sonny colbrelli ciclismo

Il “Grande Trittico Lombardo” non si è ancora disputato ma… ha già un vincitore. La gara che si correrà quest’anno (epidemia permettendo) e che unificherà per una volta le tre classiche del ciclismo regionale (Tre Valli, Bernocchi e Agostoni) ha senza dubbio la “benedizione” dell’unico corridore in attività capace di vincere almeno una volta ognuna delle tre prove: Sonny Colbrelli.

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Sonny Colbrelli, “re moderno” del Trittico Lombardo 4 di 8

Bresciano di San Felice del Benaco, classe 1990, Colbrelli è una delle punte della Bahrain-McLaren ed è uno dei quattro uomini capaci di completare il tris nel dopoguerra (secondo le nostre ricerche), insieme a Giorgio Albani e soprattutto ai mostri sacri Beppe Saronni e Francesco Moser. «Non sapevo di questa cosa e scoprire di essere accanto a due campionissimi del genere è una bella soddisfazione: sono troppo giovane per averli visti gareggiare dal vivo ma ho guardato molti filmati su di loro. Due fenomeni che hanno fatto grande il ciclismo italiano».

Quattro in tutto i successi di Colbrelli nel Trittico: due Bernocchi (2017 e 2018) e la doppietta Agostoni-Tre Valli nel 2016, anno in cui vinse anche la classifica finale del challenge supportato dalla Regione Lombardia. «Ricordo bene tutte e quattro le gare, e quella che più mi rende orgoglioso è proprio la Tre Valli: fu una giornata molto difficile, una corsa tirata: alla fine rimanemmo in una dozzina, un gruppetto con diversi uomini di valore, quasi tutti scalatori o comunque corridori più agili rispetto a me. Tenni duro e sul traguardo di Varese piazzai uno sprint vincente».

Quella Tre Valli fu anche una bella rivincita per Sonny, allora in maglia Csf-Bardiani: «Sì, perché due anni prima venni battuto dallo svizzero Albasini, sempre in uno sprint ristretto. Mi superò negli ultimi 100 metri, quindi vincere sullo stesso traguardo fu una soddisfazione doppia». Un successo, quello varesino, simile a quello ottenuto alla Agostoni dello stesso anno: «Due corse che si assomigliano: anche a Lissone il percorso è piuttosto impegnativo e di solito l’arrivo premia qualche fuga. Quell’anno arrivammo alla fine in una ventina e così riuscii a esprimermi al meglio in volata, la stessa arma che mi è servita alla Bernocchi. Quella di Legnano in effetti è gara più adatta alle mie caratteristiche: ha un circuito con alcune salite, però c’è tempo di organizzarsi per arrivare in gruppo. Lo sprint è quasi sicuro, poi però bisogna vincerlo…».

In questi giorni Colbrelli è finalmente tornato ad allenarsi sulla strada, con un tifoso in più ad attenderlo a casa, il secondogenito Tomaso nato all’inizio del mese. «A casa stavo diventando un criceto a furia di girare sui rulli – spiega il corridore – Non è stato un periodo facile, quello del lockdown, anche perché i miei genitori sono stati contagiati; per fortuna ora stanno bene. Il parto, intanto, è filato liscio e ora sono pronto a ripartire. Vedremo come avverrà la ripresa, ma è importante tornare a gareggiare perché lo stop ha messo in difficoltà le squadre, i corridori e tanti addetti ai lavori. Certo, sarà un tour de force fino alla fine dell’anno per via dei tanti impegni programmati in pochi mesi ma, appunto, la cosa urgente è ricominciare».

E, a questo punto, ci sarà Colbrelli al via del “Grande Trittico Lombardo” che potrebbe disputarsi o il 18 agosto o il 22 settembre? «Chiaramente i programmi non ci sono ancora, però me lo auguro. La mia squadra è sempre venuta a disputare le classiche lombarde; ora l’impronta del team è più britannica rispetto al passato ma credo che siano rimaste nel calendario. Certo, disputarne tre sarebbe più bello, però per quest’anno mi sembra un’idea sensata unificare gli eventi: piuttosto che saltare una edizione, va bene questa soluzione».

Tre gare in una: Tre Valli, Agostoni e Bernocchi unificate nel 2020

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 16 Maggio 2020
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