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Le ciclabili restano chiuse, dietrofront della Provincia
Nuova ordinanza della Provincia che contraddice la propria di poche ore prima e tiene tutto chiuso
![pista ciclabile valle olona](https://staging.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/09/pista-ciclabile-valle-olona-693326.610x431.jpg)
È successo tutto in un giorno. Prima ordinanza per riaprire le ciclabili da lunedì 4 maggio e poi, dopo le lamentele di alcune amministrazioni, passo indietro. Le piste ciclabili resteranno chiuse.
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“Gli agenti della Polizia Locale sono impegnati in numerosi altri servizi sul territorio, anche in relazione all’emergenza covid, e non possono essere presenti sui percorsi ciclopedonali per evitare assembramenti e per verificare che ciclisti e podisti rispettino le distanze di sicurezza e indossino la mascherina – osserva il presidente Emanuele Antonelli – Per rispetto del lavoro delle forze dell’ordine e dei sindaci dei comuni coinvolti, al fine di garantire la tutela della salute, abbiamo quindi deciso di sospendere la riapertura. È importante ascoltare le esigenze di tutti e non lasciare indietro nessuno. Comprendo l’esigenza dei cittadini di uscire all’aria aperta, ma non ci possiamo permettere di aprire per poi richiudere tra pochi giorni”.
Si ricorda che i tratti interessati, che quindi resteranno chiusi fino a nuove disposizioni, sono la ciclabile del lago di Varese, il collegamento con la ciclabile del lago di Comabbio e la ciclabile lago di Comabbio nei comuni di Varese, Gavirate, Ternate, Bardello, Biandronno, Galliate Lombardo, Bodio Lomnago, Cazzago Brabbia, Azzate, Comabbio, Mercallo dei Sassi, Varano Borghi e Vergiate;
la ciclabile dell’Olona nei comuni di Olgiate Olona, Fagnano Olona, Cairate, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Gornate Olona, Castelseprio, Solbiate Olona, Castiglione Olona e Lonate Ceppino;
i tratti di ciclabile in corrispondenza della SSPP n. 52 e n. 49 nei comuni di Lonate Pozzolo, Vizzola Ticino e Besnate.
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Fate una bella cosa…andate a fare un corso rapido in Germania su come si amministra una città, un paese, un territorio…poi tornate e vediamo se riusciamo ad evitare l’ennesima giravolta imbarazzante.
Dinanzi a certi provvedimenti c’è da chiedersi da chi siamo amministrati. Sono sicuramente dell’avviso di riaprire con cautela e prudenza, tenendo sotto controllo l’evolversi dei contagi, lunedì si riaprono alcune attività, si potrà andare in treno e bus, si potrà andare al mercato per gli alimenti, andare in banca o in assicurazione, si potrà fare sport individuali all’aperto. Si potrà circolare dove c’è più gente nelle vie cittadine piuttosto che nei sentieri aperti di campagna come le ciclabili. Si ritiene che è più sicuro e meno probabile contagiarsi correndo e muovendosi nelle strade cittadine che non nei campi e nei boschi sulle ciclabili. Davvero una intuizione eccezionale, se poi il motivo è la mancanza di personale per i controlli è ancora più funesta la decisione, una vera decisone da “paraculi” perché supporre che nelle strade dei centri urbani i pedoni o i ciclisti e i runner siano controllati meglio è davvero un’illusione non corrispondente alla realtà. L’importante è mettersi al sicuro da un eventuale contagiato che potrebbe denunciare la Provincia. Totò avrebbe detto un amministrare da caporali.