Il difensore delle maestre accusate di maltrattamenti: “Nessuna violenza nei video”
L'avvocato Davide Toscani replica alla notizia di chiusura dell'indagine che coinvolge cinque delle sei educatrici del Nido Giannina Tosi: "Sorpresa, stupore e amarezza. Ne usciranno pulite"
Arriva a stretto giro di posta la replica del difensore di quattro delle cinque maestre che hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini per maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini che frequentano l’asilo nido Giannina Tosi di Busto Arsizio. L’avvocato Davide Toscani è convinto dell’innocenza delle sue assistite: «Difendo quattro delle 5 maestre indagate e tutte respingono fermamente gli addebiti che vengono loro mossi nell’avviso di conclusione indagini. Le insegnanti operano da numerosissimi anni quali stimate educatrici e mai nella loro vita hanno maltrattato, umiliato, vessato o angustiato i bambini affidati alle loro cure».
Toscani definisce il loro stato d’animo dopo che la notizia è trapelata prima su facebook, in un gruppo frequentato da migliaia di bustocchi, e poi sui quotidiani locali: «Sono sorprese, stupite, amareggiate, attonite e affrante per questa accusa, tanto grave quanto infondata, che è caduta loro addosso così all’improvviso e che è lontana anni luce dal loro modo di concepire ed esercitare la nobile professione di insegnanti. Rilevo peraltro che nelle centinaia di ore di filmati delle telecamere installate nell’asilo (3 telecamere in funzione tutto il giorno dal 13 maggio al 12 giugno 2019) non emerge alcun episodio di maltrattamento inteso come lesioni, umiliazioni, vessazioni o angherie verso i piccoli».
Il legale ammette, però, che tuttalpiù è scappata una parola inopportuna a volte da inquadrare, però, nell’arco di una intensa giornata di lavoro: «Ciò non significa però che ci troviamo di fronte a un maltrattamento di minore. Se un bambino fa i capricci perché non vuole mangiare o andare a dormire, ci sta che la maestra usi la propria autorità – se del caso anche alzando la voce – per convincerlo dell’opportunità dell’azione proposta. Ciò non significa certo maltrattare un bambino».
Riguardo ai filmati l’avvocato sottolinea: «Meno male che sono stati realizzati. Danno conto di un clima assolutamente sereno e di un ottimo rapporto tra le mie assistite e i bambini. Peraltro, oltre alle maestre sottoposte ad indagini, nell’asilo erano presenti altre due educatrici ed anche il personale ausiliario (una cuoca e l’addetta alle pulizie per esempio): nessuno di loro (persone adulte e qualificate per giunta) ha mai segnalato alcunché di scorretto né mosso obiezioni circa la condotta delle maestre, sempre improntata al rispetto e alla cura dei bambini».
Per il difensore, infine, «si tratta di una inammissibile caccia alle streghe e di un caso montato ad arte, orchestrato in danno di maestre che hanno sempre dato anima e corpo all’asilo Tosi, senza mai tirarsi indietro, pur a fronte di difficoltà che pure sono emerse nel tempo: per esempio, un numero di maestre sottodimensionato rispetto al numero e alle esigenze di tanti bambini, a volte assai vivaci. Ciononostante, in tutti questi anni, le mie assistite hanno visto numerosi genitori e figli rimanere in contatto con loro, una volta terminato l’asilo, in un clima di concordia, stima e amicizia. Numerosi genitori in questi giorni stanno telefonando alle maestre per testimoniare loro vicinanza, solidarietà e affetto. Il mio auspicio è che si giunga presto a giudizio affinchè le mie assistite possano dimostrare, senza ombra di dubbio, la bontà e la correttezza del loro operato e l’insussistenza delle accuse».
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