Brugnone (Italia Viva) sull’arresto di Efrem: “Sindaco e giunta prendano atto e si dimettano”
Il consigliere riconosce in Antonelli il Sindaco votato dalla maggioranza dei cittadini: «Proprio per questo gli chiedo di dimettersi, così da azzerare qualsiasi ulteriore possibilità di infiltrazione»
«Il sindaco Antonelli e la sua giunta valutino di fare un passo indietro per assicurare un azzeramento di tutte le funzioni, cariche e nomine che riguardano il Consiglio comunale e l’Amministrazione di Busto Arsizio così da garantire alla città e ai suoi cittadini totale trasparenza rispetto a possibili infiltrazioni corruttive o mafiose in corso». É quanto chiede in un’interrogazione comunale il Consigliere comunale di Italia Viva, Massimo Brugnone, dopo la notizia di questa mattina dell’arresto di Paolo Efrem, consigliere comunale della lista civica “Busto Grande”, nell’ambito di un’inchiesta del pm di Milano Silvia Bonardi su infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore dei rifiuti.
Nell’interrogazione Brugnone ricorda come il Consiglio comunale, e nello specifico le forze politiche che sostengono l’Amministrazione Antonelli, siano già state toccate dall’arresto dell’ex Coordinatore di Forza Italia Carmine Gorrasi nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei poveri” e come nello stesso procedimento siano finiti un funzionario del Comune di Busto Arsizio e l’ex Presidente della società di smaltimento rifiuti Accam.
«Visto ormai il numero crescente di soggetti coinvolti in diverse indagini della magistratura – aggiunge Brugnone – a sua tutela, a tutela del Consiglio comunale, della città e dei cittadini di Busto Arsizio, è bene che il Sindaco Antonelli prenda atto di una situazione molto delicata e faccia un passo indietro».
«Il terreno sotto i piedi di Antonelli gli si sta sgretolando», ha commentato il Consigliere di Italia Viva a margine della presentazione dell’interrogazione. «Nonostante io faccia parte di una forza politica contrapposta – conclude Brugnone – riconosco in Antonelli il Sindaco votato dalla maggioranza dei cittadini. Proprio per questo gli chiedo di rimettere il suo mandato, così da azzerare qualsiasi possibilità di infiltrazione di organizzazioni corruttive e di stampo mafioso. Il nostro territorio, le imprese e i cittadini, stanno già vivendo un momento molto difficile a causa degli effetti dell’emergenza sanitaria. In questo momento hanno bisogno di istituzioni forti e autorevoli».
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