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Il credito di imposta per gli aumenti di capitale delle Pmi è operativo
Il decreto attuativo prevede incentivi per gli aumenti di capitale causa Covid. Istituito il "Fondo patrimonio Pmi" che potrà contare su una dote iniziale di 4 miliardi e che verrà gestito da Invitalia
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La scarsa patrimonializzazione delle imprese italiane, soprattutto di quelle più piccole, è uno dei problemi presenti da sempre nel sistema produttivo italiano. Da settembre sono diventate operative le misure per la patrimonializzazione delle Pmi, introdotte dal Governo nel Decreto Rilancio, che hanno l’obiettivo di sostenere le imprese che necessitano di un aumento di capitale per fronteggiare le difficoltà causate dall’emergenza Covid.
Il decreto attuativo prevede incentivi sotto forma di credito d’imposta per gli aumenti di capitale effettuati dalle imprese, è stato istituito il “Fondo patrimonio Pmi” per il co-investimento da parte dello Stato, che potrà contare su una dotazione iniziale di 4 miliardi e che verrà gestito da Invitalia.
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Le misure sono destinate a società di capitali o cooperative (ad esclusione di quelle che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo) che abbiano sede legale in Italia, con ricavi compresi fra 5 e 50 milioni di euro, e che abbiano subito una riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e che per questo motivo abbiano deliberato ed eseguito un aumento di capitale, dopo l’entrata in vigore del decreto Rilancio, il 19 maggio 2020, ed entro il 31 dicembre 2020.
Il credito di imposta previsto è del 20% della somma investita, con un investimento non superiore ai 2 milioni di euro e partecipazione posseduta fino al 31 dicembre 2023, per i soggetti che effettuano conferimenti in denaro in esecuzione di un aumento di capitale, in una o più società, ed un ulteriore credito pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale stesso.
Il decreto attuativo sul credito d’imposta prevede la presentazione delle istanze all’Agenzia delle Entrate. Il Fondo patrimonio Pmi potrà sottoscrivere obbligazioni o titoli di debito di imprese con ricavi superiori a 10 milioni che effettuano un aumento di capitale non inferiore ai 250.000 euro.
Il finanziamento deve essere destinato ad investimenti, capitale circolante e costi del personale. Vengono incentivati gli investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale o all’innovazione tecnologica, oltre che a fronte del mantenimento dei livelli occupazionali, attraverso una riduzione del valore di rimborso. A salvaguardia delle risorse pubbliche sono previsti obblighi informativi e il monitoraggio sull’andamento delle imprese beneficiarie. Sul sito di Invitalia si può trovare il modello per la presentazione della domanda e la restante documentazione richiesta ai fini dell’accesso alla misura. (Fonte Mise)
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