Guardia costiera, una presenza costante per rendere sicuro il Lago Maggiore
Il bilancio della stagione con la presenza dell’ammiraglio. Quest’anno più sanzioni rispetto all’estate 2019
«Un grande impegno, utile alle nostre comunità, che si vede, che si sente».
Nella sala ci sono tante divise bianche e la voce è di un sindaco in rappresentanza di tanti colleghi di paesi che si affacciano sul Lago Maggiore, luogo a prima vista insolito per i marinai, come i militari della Guardia Costiera.
Ma le parole di Fabio Passera, presidente dell’autorità di bacino erano cariche di riconoscenza nell’incontro ufficiale che pone fine agli 81 giorni di permanenza del 2° Nucleo Mezzi Navali – Guardia Costiera con sede nella frazione di Solcio del Comune di Lesa, in provincia di Novara.
Due mezzi di salvataggio che in pochi minuti arrivano anche nella sponda lombarda del Verbano e che vengono attivati ogni volta che ci sono persone in difficoltà in acqua, sia a nuoto, sia a bordo di imbarcazioni.
È successo tante volte durante l’estate e di recente questi uomini hanno partecipato anche alle ricerche del turista comasco scomparso nel torrente sul Lago Delio che si getta nel Verbano: alla foce ha operato anche una vedetta della Guardia Costiera.
Presto per dire se un giorno ci sarà un presidio anche nella sponda lombarda: per ora gli uomini che partecipano alle missioni, che rispondono alla chiamata che il Corpo annualmente fa, sono sufficienti per coprire l’intera area e arrivano da lontano, portando esperienze incredibili e formandosi sulle “tranquille“ acque del Verbano.
Il Direttore Marittimo della Liguria, Ammiraglio Ispettore (CP) Nicola Carlone era martedì pomeriggio in visita istituzionale sul Lago Maggiore proprio per salutare l’impegno dei suoi uomini: «Ho potuto apprezzare una grande sinergia e collaborazione fra le forze in campo e a garanzia di questo c’è l’applicazione del protocollo operativo tra Piemontee e Lombardia per i soccorsi sul Lago».
Il bilancio della stagione, che termina a fine mese e riprenderà all’inizio della prossima estate è stato illustrato dal luogotenente Vincenzo Pavone che ha parlato di un «maggior numero di sanzioni elevate rispetto all’anno scorso. In totale sono stati 28 i soccorsi di persone a bordo delle barche, 70 le persone soccorse, 22 unità navali assistite. Sono stati effettuati controlli balneari e 34 verbali amministrativi per violazione normativa Covid, ed elevate sanzioni per 5447 euro. Molti i verbali elevati per navigazione sotto costa».
Un soccorso, quello sul lago, inaspettatamente più difficile di quello in mare «per densità di acqua e per visibilità dei fondali». Durante il momento solenne è stato toccato il problema della sicurezza dei bagnanti di cui ha parlato lo stesso Fabio Passera, anche in veste di sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca.
Tre i decessi segnati sulla sponda lombarda, e in due dei tre casi le giovanissime vittime originarie del Nordafrica non sapevano nuotare.
Il programma della visita ha previsto un primo incontro presso la sala consiliare del Comune di Lesa (NO) nella mattinata di martedì. L’incontro nella sponda lombarda si è tenuto in sala consiliare del Comune di Laveno Mombello a Villa De Angeli Frua.
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