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L’attività antilegionella e i consigli di Regione Lombardia
L'assessore Gallera conferma la "situazione sotto controllo" annunciata dal sindaco Antonelli. Ecco come si è mossa ATS Insubria e cosa fare per prevenire i contagi
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La Regione Lombardia conferma, con una nota firmata dall’assessore Giulio Gallera, quanto detto stamattina dal sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli riguardo i casi di legionella che sono stati riscontrati in città. “Situazione sotto controllo” ha spiegato il primo cittadino e ha ribadito ora Gallera ricordando che la maggior parte dei pazienti è già stata dimessa e fornendo qualche dato a riguardo: l’età media dei contagiati è di 75 anni (si va da una persona di 58 anni fino ai 92 del soggetto più anziano) mentre otto pazienti sono già alle prese con altre patologie.
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«Si tratta di 11 uomini e 5 donne – spiega l’assessore – e per 15 di loro si era reso necessario il ricovero in ospedale, mentre per una persona è stata sufficiente l’osservazione in Pronto Soccorso. Si registra purtroppo anche un decesso» è la conferma che arriva dagli uffici regionali dell’assessorato al welfare.
L’AZIONE DI ATS INSUBRIA
Il comunicato regionale spiega quali sono state le attività svolte da ATS Insubria per fronteggiare questa emergenza. Le azioni di sanità pubblica hanno riguardato una serie di prelievi di acqua all’interno delle abitazioni delle persone contagiate, prelievi nella rete idrica e campionamento nelle torri di raffreddamento.
Contemporaneamente sono stati allertati i medici di base della zona, così da porre particolare attenzione ai sintomi tipici della legionella.
Campanello d’allarme anche al laboratorio microbiologico di Busto Arsizio, la stessa ATS e l’Istituto Superiore di Sanità, in modo da facilitare l’invito di campioni umani e ambientali (e quindi ridurre i tempi sugli esiti).
ATTENZIONE ALLA LEGIONELLA
La Legionella – ricorda Legione Lombardia – è un batterio che vive negli ambienti acquatici quali, per esempio, impianti idrici, serbatoi, tubature dove si moltiplica a temperature comprese tra 25-45 gradi e in presenza di stagnazione, incrostazioni e sedimenti. Pertanto, al di sotto dei 20 gradi (temperatura dell’acqua fredda dei rubinetti) la legionella non cresce e non è pericolosa.
Il contagio avviene attraverso l’inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata. È invece importante ricordare che la Legionella non si trasmette da persona a persona, attraverso gli alimenti o bevendo l’acqua.
La sintomatologia può essere varia: si possono avere forme asintomatiche, quadri clinici simil-influenzali fino ad arrivare ad una grave forma di polmonite. La malattia ha un’incubazione che varia da 2 a 10 giorni, mediamente tra 5 e 6 giorni.
È più frequente in soggetti anziani, con patologie croniche o che deprimono il sistema immunitario nonché nei fumatori. In caso di sintomi sospetti è opportuno rivolgersi quanto prima al proprio medico curante. Nei casi gravi la terapia viene effettuata in ospedale con antibiotici specifici.
CONSIGLI PER LA PREVENZIONE
– Mantenere sempre puliti e privi di incrostazioni i soffioni delle docce, i rompigetto dei rubinetti e i serbatoi di accumulo dell’acqua calda (boiler) o procedere alla loro sostituzione se usurati.
– Fare scorrere l’acqua (sia calda che fredda) per almeno 5 minuti dai rubinetti e dalle docce quando non vengono utilizzati spesso e se il soggetto soffre di malattie che deprimono il sistema immunitario.
– Mantenere l’acqua fredda a temperatura inferiore ai 20°C ed acqua calda a temperature superiori ai 50°C
– Lavare con acqua sterile (non usare acqua del rubinetto né acqua distillata o confezionata in bottiglie) e asciugare accuratamente gli apparecchi per aerosolterapia dopo ogni utilizzo.
– Evitare di lasciare esposte al sole e piene di acqua le canne utilizzate per il giardinaggio, così come la raccolta di acqua piovana per il giardinaggio. In caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni, evitare la realizzazione di reti idriche con tubature ove l’acqua possa ristagnare facilmente.
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