Dà di matto con un coltello in mano per strada a Gallarate, denunciato
Un pregiudicato di 46 anni senza fissa dimora ha fermato il traffico insultando e minacciando gli automobilisti
Nel tardo pomeriggio di ieri – martedì 22 settembre – la Volante del Commissariato di Gallarate, grazie all’immediato intervento e alla descrizione fornita gli agenti dalla persona lesa, minacciata con un coltello all’interno dei giardini di piazza Risorgimento, sono riusciti ad intercettare e identificare l’aggressore, “vecchia conoscenza” delle forze dell’ordine, un italiano di 46 anni senza fissa dimora, pregiudicato, prima che potesse allontanarsi dal luogo ove era stata compiuta la minaccia aggravata. (Foto di repertorio)
L’aggressore occultava nel borsello che portava a tracolla un coltello da cucina con lama della lunghezza di 11 cm ed un telefono cellulare; Entrambi gli oggetti sono stati posti sotto sequestro,
La Polizia ha poi appurato che il soggetto, oltre ad annoverare numerosi precedenti di Polizia, risultava destinatario di un avviso orale aggravato, con contestuale divieto di possedere o utilizzare, in tutto o in parte, qualsiasi apparato di comunicazione tra cui telefoni cellulari.
Conclusa l’identificazione del reo, gli Agenti hanno ricostruito la dinamica dell’aggressione, sentendo anche la persona minacciata, un giovane ucraino residente a Gallarate. Secondo le indagini, verso le ore 18.00, il pregiudicato ha tentato di attraversare repentinamente non curante del traffico e senza utilizzare le strisce pedonali, fermando il traffico con le braccia aperte, urlando frasi sconnesse, mettendo in grave pericolo la sua e l’altrui incolumità.
Alle rimostranze degli automobilisti e dello stesso cittadino richiedente l’intervento della Polizia, il pregiudicato ha risposto con tono di sfida, insultando i passanti e minacciando con un coltello i presenti fermatisi per non investire lo spregiudicato pedone.
Pertanto l’aggressore è stato quindi invitato presso gli Uffici di via Ragazzi del ’99, ove gli agenti hanno proceduto ad indagarlo in stato di libertà per il reato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere e per il reato previsto e punito per aver contravvenuto alle disposizioni dell’avviso orale
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