Abbigliamento alla moda 2020: i capi streetwear più amati sono Obey
La moda cambia, di anno in anno (anzi, di stagione in stagione) e non possiamo farci proprio niente. Essa rappresenta la psicologia, lo stile di vita, le emozioni e i sentimenti della generazione per la quale è creata. Oggi il brand più fashion è Obey

La moda cambia, di anno in anno (anzi, di stagione in stagione) e non possiamo farci proprio niente. Essa rappresenta la psicologia, lo stile di vita, le emozioni e i sentimenti della generazione per la quale è creata. Oggi il brand più fashion è Obey.
Se sei un ragazzo (o una ragazza) giovane non puoi non averne sentito parlare. Il brand streetwear del momento è senza dubbio Obey, nato dalla mente di un grande artista contemporaneo. Le felpe, le t-shirt e ogni altro capo d’abbigliamento di questo marchio, infatti, è una vera e propria opera d’arte: indossarli vuol dire vestire un masterpiece e sentirsi automaticamente parte di qualcosa di più grande.
Molto ricercate tra i giovani sono soprattutto le famosissime felpe Obey (trovate una selezione qui) che incarnano lo stile dello streetwear.
Si tratta di un prodotto autentico della cultura pop. Shepard Fairey, artista americano fondatore di Obey, era soltanto uno studente quando decise di tappezzare la sua città di stickers. Le grafiche, come giganteschi murales, rappresentavano volti, anime che osservavano il mondo, la strada, le persone, la vota.
I disegni sono talmente piaciuti alla gente che quando finalmente Obey The Giant divenne il marchio di un tipo d’abbigliamento streetwear, adolescenti e giovani adulti accolsero entusiasti il nuovo stile.
Obey è la perfetta fusione tra Street Art e moda
In qualche modo, potremmo dire che la commistione tra le due cose ha aiutato l’artista a crearsi un posto di rilievo in entrambi i settori. Sebbene Shepard abbia iniziato come artista di strada, è soltanto grazie alla Obey Clothing che il suo marchio ha ottenuto una fama al livello internazionale. D’altra parte, i capi d’abbigliamento non avrebbero mai attirato un così alto numero di persone, fin dal primissimo lancio, se non si fosse già chiacchierato prima degli stickers con il faccione.
Le due forme d’Arte (perché la moda è anche questo) si sono aiutate vicendevolmente. E oggi, grazie a un’idea geniale, se non vogliamo definirla direttamente una “strategia”, il marchio Obey ha raggiunto un posto d’onore sull’Olimpo dell’abbigliamento stile streetwear.
Obey The Giant e l’impegno sociale dietro al brand
Naturalmente qualsiasi opera d’arte, in qualsiasi forma essa venga rappresentata, serve principalmente a raccontare una storia, a dirci qualcosa, sia di intimo (rivolto proprio a te) sia di pubblico, come un messaggio divino rivolto all’umanità intera. Nel caso di Obey è proprio così.
Per capire quanto sia importante il messaggio di Shepard dobbiamo tornare un attimo a Providence, in quell’oramai lontano 1989 che fu l’anno della sua genesi, in tutti i sensi.
Si dice che poco prima che Fairey ricoprisse i palazzi e le strutture della città di Rhode Island di stickers, egli avesse avuto tra le mani, per parecchio tempo la foto del famoso wrestler francese André The Giant (nome d’arte di André René Roussimoff). È suo il faccione rappresentato in forma stilizzata sulle superfici dei palazzi di Providence e oggi sulle felpe e le magliette e tutti i prodotti del brand di cui stiamo raccontando la storia.
Il vero significato dell’opera di Sheperd è che Obey The Giant può voler dire tante cose assieme o anche nulla affatto. In che senso?
Obey è un imperativo, un richiamo all’azione. Ma quale azione? Non si sa. Tutto quel che il Gigante vuole che noi facciamo. E il Gigante è tutto ciò che governa la nostra vita: le forze politiche, il sogno americano, i mass media, il dio denaro, l’ideologia del momento, e così via. Di conseguenza, a seconda di quali siano gli dèi che ci influenzano, ciascuno di noi può leggervi un significato diverso, un messaggio diverso.
La differenza, però, è anche unione. Perché ogni essere umano è governato ed è chiamato a obbedire a qualcosa. Ed è proprio questa sudditanza condivisa che ci rende tutti quanti uguali,tra le altre cose. Siamo schiavi di un padrone e l’esperimento artistico di Shepard voleva dimostrare proprio questo.
Indossare un capo d’abbigliamento streetwear di Obey The Giant è un monito. Vestendo il famigerato faccione stiamo prendendo una posizione contro l’asservimento ai poteri forti della nostra società. Come? Dicendo “noi lo sappiamo che ci siete, che esistete, lo sappiamo e siamo liberi per questo”. I
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