Corruzione, anche a Varese si combatte con le piattaforme digitali

Una ventina le realtà del Varesotto che hanno attivato piattaforme di whistleblowing per combattere la corruzione. Tra queste il capoluogo e le Asst

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Ci sono anche alcune realtà del Varesotto tra le 117 lombarde, su un totale nazionale di 784, che hanno aderito a Whistleblowing PA, una campagna lanciata lo scorso anno da Transparency International Italia. L’ong impegnata sul fronte della trasparenza ha messo a disposizione delle pubbliche amministrazioni una piattaforma digitale che permette di ricevere segnalazioni relative ad episodi di corruzione.

Si tratta di spazi digitali costruiti a partire dalla piattaforma GlobalLeaks, che consentono ai dipendenti di inviare segnalazioni, anche in modo anonimo. Il responsabile per la trasparenza, che le riceve, ha anche la possibilità di dialogare, sempre digitalmente e anonimamente, con chi segnala.

Una modalità sicura per ottenere informazioni da quelle persone che in inglese vengono definite “whistleblowers” (letteralmente suonatori di flauto), e che in italiano sono chiamati “gole profonde”. Mentre la legge 179/2017, che ha inserito il tutto all’interno di un quadro normativo, li individua come segnalanti.

Come detto, sono diverse le amministrazioni del territorio che hanno deciso di offrire questa possibilità. Ci sono intanto quindici comuni, a cominciare dal capoluogo Varese. Ma l’elenco comprende anche Castellanza, Angera, Sesto CalendeDaverio, Bodio Lomnago, BarassoCremenaga, Porto Ceresio, Gazzada Schianno, Brunello, Brebbia, Luvinate, Jerago con Orago e Oggiona con Santo Stefano.

Non è tutto. L’iniziativa è stata adottata anche dalla Provincia di Varese e dalle Asst Sette Laghi e Valle Olona. Ci sono infine anche due ex municipalizzate come la Castiglione Olona Servizi, realtà che si occupa della gestione della farmacia comunale, dei cimiteri e del centro congressi del Castello di Monteruzzo. Infine la legnanese Aemme Linea Ambiente, che si occupa della raccolta dei rifiuti anche a Gallarate.

In tutte queste realtà i dipendenti hanno a disposizione uno strumento digitale per segnalare in sicurezza eventuali illeciti commessi dai colleghi. E per quelle amministrazioni che fossero interessate a seguire l’esempio, qui ci sono le istruzioni per attivare la piattaforma.

Riccardo Saporiti
riccardo.saporiti@gmail.com

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Pubblicato il 01 Ottobre 2020
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