Felsa Cisl dei Laghi apre uno sportello a Malpensa per i somministrati
Il bacino aeroportuale di Malpensa conta circa 700 lavoratori somministrati. Alberto Trevisan, coordinatore Felsa Cisl dei Laghi: «Favoriremo la crescita di una rappresentanza forte»

A Malpensa la Felsa Cisl apre uno sportello per tutelare i lavoratori somministrati, circa 700 in tutto il sedime aeroportuale. Si tratta di lavoratori temporanei che, con la drastica riduzione dell’attività aeroportuale, hanno visto interrompere il loro contratto e che ora cercano un aiuto nella ricollocazione o l’accesso a misure di sostegno e percorsi di formazione previsti dal contratto collettivo di categoria. «Ma a partire dal 2019 – spiega il sindacato – con l’introduzione del decreto dignità, è cresciuto il numero dei somministrati a tempo indeterminato (per lo più con occupazione part‐time) che oggi vive nella preoccupazione di un futuro quanto mai incerto, potendo contare solo sull’entrata economica garantita dal trattamento integrativo salariale (equivalente alla Cassa integrazione) in proporzione alla percentuale lavorativa contrattuale e quindi, in molti casi, estremamente ridotta o addirittura azzerata nelle fasi di “non lavoro”».
Il nuovo ufficio della Felsa Cisl sarà agli Arrivi T1 (Porta 2) di Malpensa. Tutti i giovedì dalle 14 alle 17 sarà presente un operatore Felsa per informazioni sui diritti e le prestazioni previste dal contratto collettivo ed erogate dagli enti bilaterali, verificare la possibilità di sostegno e di formazione, ascoltare tutte le necessità e le problematiche che questa situazione porta con se, garantendo supporto e sostegno nella ricerca di soluzioni efficaci. «In questo momento di incertezza è necessario che i lavoratori (e soprattutto quelli più deboli) abbiano un punto di riferimento certo dove trovare informazioni sicure, supporto e sostegno per affrontare le difficoltà e i disagi che la pandemia ha generato ‐ dichiara Alberto Trevisan, coordinatore Felsa Cisl dei Laghi ‐. La nostra presenza in aeroporto vuole poi favorire la crescita di una rappresentanza forte dei somministrati, che possa farsi carico dei problemi e delle preoccupazioni di questi lavoratori e cercare, nel confronto con le agenzie e gli utilizzatori, risposte adeguate a tutela di questi lavoratori».
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