Fratelli d’Italia: “Alcuni italiani non si arrendono”
Domenica mattina Fratelli d’Italia ha manifestato in Piazza San Giovanni a Busto Arsizio: un flash mob organizzato dalla locale sezione avente come titolo “Hanno ucciso il lavoro”
Fratelli d’Italia Busto Arsizio questa mattina era in piazza San Giovanni a protestare contro il Governo e l’ultimo dpcm. A distanza, fermi ed in silenzio con dei cartelli al collo per raccontare la paura ed esprimere la rabbia sui nuovi provvedimenti: un flash mob in piazza nel rispetto delle regole anti-Covid, ma deciso a manifestare «tutto il dissenso possibile verso l’Esecutivo peggiore della storia repubblicana fatto di restrizioni prive di effettiva evidenza scientifica e promesse mai mantenute» hanno dichiarato i rappresentanti.
«La seconda ondata, aspettata e temuta, è arrivata. E il governo ha scelto di non preparare l’Italia. Per mesi abbiamo sentito parlare di decreti sicurezza, Papeete, banchi a rotelle, congiunti e disgiunti, nomine nelle partecipate pubbliche, biciclette e monopattini. Così, il virus è tornato e l’Italia, si è scoperta ancor più indifesa rispetto a mesi fa» continuano.
Erano una quarantina a manifestare, a fianco del presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia Massimiliano Nardi, per dire «no alla chiusura dei ristoranti alle 18, ai negozi vuoti e ai centri commerciali serrati; e per esprimere dissenso su quei segni indelebili di cui si è macchiato il Governo: scaricare le responsabilità su enti locali e imprenditori, promettere miliardi e non pagare neanche la cassa integrazione, abbandonare le scuole all’incertezza e voltare le spalle a chi ha investito nella ripresa adeguandosi alle nuove normative» hanno sottolineato i rappresentanti nel loro sfogo.
In piazza, ad appoggiare il circolo cittadino di FdI, era presente anche il sindaco Emanuele Antonelli: «è per dire no alle decisioni del Governo che ci ha portato ancora in questa situazione. Se solo avessero fatto quello che c’è scritto in quei cartelli (scritti dai manifestanti di FdI, ndr) non saremmo in questa situazione. Le regole c’erano, bastava farle rispettare. In Parlamento vanno avanti a colpi di dpcm quindi questo è l’unico modo per esprimersi, in silenzio come andrebbero fatte le iniziative del Governo – e insiste – bastava far rispettare le regole affidando più poteri ai primi cittadini. Io oggi di fronte a questo flash mob, fatto con ordine e nel rispetto delle normative, non posso dire niente».
Oggi la riunione con i sindaci dei capoluoghi per capire se adottare provvedimenti più drastici o no. E il sindaco Antonelli, presidente della provincia di Varese, ha lamentato di non essere stato interpellato: «Sono escluso dalla riunione di oggi e non sono assolutamente d’accordo. È necessario ascoltare i primi cittadini; ogni sindaco è a conoscenza dei bisogni e delle problematiche del proprio paese».
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