Inquinamento, la Corte di Giustizia Europea bachetta l’Italia. Cattaneo: “Governo assente sul tema”
L'assessore all'Ambiente non è sorpreso dalla sentenza che viene da Lussemburgo ma difende i risultati delle politiche regionali in tema di qualità dell'aria
«La sentenza della Corte di Giustizia sul superamento dei limiti di PM10 non è certamente una sorpresa; la notizia è spiacevole, ma sapevamo da tempo che la Commissione Europea aveva sollevato il fatto alla Corte di Giustizia, come ha recentemente fatto anche per il PM2.5 e come ha fatto da tempo per gli ossidi di azoto». Così l’assessore all’Ambiente e clima Raffaele Cattaneo Commenta la sentenza della Corte di Giustizia europea.
Gli uffici tecnici della Regione Lombardia hanno fatto una prima lettura della sentenza. Al momento non prevede sanzioni per l’Italia, ma prende atto che c’è stato un superamento sistematico, senza tuttavia valutare il caso specifico del Bacino Padano né gli importanti risultati conseguiti in Lombardia con riduzioni pari al doppio della media europea.
L’assessore prova a difendere questi risultati: «Ricordo che Regione Lombardia ha cominciato a lavorare su questi temi a partire dagli anni ’80 – spiega Cattaneo – ed è stata la prima regione ad approvare un Piano per la Qualità dell’Aria nel 1998, aggiornato nel 2007 e la prima ad approvare nel 2013 un Piano Regionale degli Interventi per la qualità dell’Aria (PRIA) e aggiornato nel 2018».
Secondo Cattaneo, invece, è il Ministero dell’Ambiente a non dare seguito alle promesse sull’ambiente: «Devo constatare con sorpresa e con rammarico – stigmatizza l’assessore regionale – come ci sia un fuoco di fila da parte di rappresentanti del M5S, che dichiarano che da quando sono loro al governo tutto è cambiato».
«La realtà però è diversa – chiarisce l’assessore Cattaneo -; negli ultimi 3 anni da quando il M5S è al Governo ed esprime il Ministero dell’ambiente non possiamo certo dire che a tutela della qualità dell’aria ci sano stati particolari slanci e novità. Quali sono i fatti che documentano tutta questa attenzione alla qualità dell’aria da parte del M5S? Sul territorio non li stiamo vedendo, ma al contrario vediamo solo la propaganda».
«Ricordo infatti che il Governo – dice ancora Cattaneo – aveva assunto degli impegni anche di Fronte alla Commissione Europea, in occasione del ‘Clean Air Dialogue’ che si è tenuto a Torino a giugno 2019, che poi però non ha onorato».
«Siamo ancora in attesa del trasferimento alla Lombardia della prima tranche da 15 milioni di euro per il 2020 – prosegue l’assessore all’ambiente – che sono stati stanziati un anno e mezzo fa, ma non sono ancora stati erogati e che integrati con risorse regionali ci permetterebbero di aprire un bando per la sostituzione dei veicoli più inquinanti».
«La verità è che questo Governo sul fronte della tutela della qualità dell’aria – conclude non ha certamente brillato e le Regioni, in particolare quelle del Bacino Padano che collaborano tra loro dal 2005 e che nel 2017 hanno rinnovato un accordo di politiche comuni continuano a denunciare una difficoltà di colloquio e di confronto su queste politiche. E abbiamo sollecitato un incontro con il Ministro, che attendiamo da tempo ancora pochi giorni fa».
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